Melfi: il giudice reintegra i tre operai ingiustamente licenziati

Valerio Rizzo
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Melfi: il giudice reintegra i tre operai ingiustamente licenziati
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MELFI – “La giustizia prima o poi trionfa”. E’ quello che avranno pensato i tre operai della Fiat, Antonio Lamorte, Giovanni Barozzino e Marco Pignatelli licenziati il 13 luglio scorso per aver bloccato, durante uno sciopero, un carrello robotizzato della catena di montaggio.
Infatti i giudici del tribunale amministrativo di Potenza hanno chiesto il reintegro immediato degli operai poiché il loro licenziamento è stato un “provvedimento antisindacale”.
Massima soddisfazione per il segretario regionale della Fiom Basilicata, Emanuele De Nicola, a cui appartenevano i tre, ma anche molta preoccupazione per ciò che potrebbe succedere dopo questa sentenza a Pomigliano.[MORE]
Infatti, saputa la notizia, De Nicola ha subito affermato: “la sentenza indica che ci fu da parte della Fiat la volontà di reprimere le lotte a Pomigliano d'Arco e a Melfi e di 'dare una lezione' alla Fiom”.
Rincara la dose Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, che parla di “grande vittoria” e afferma che “questa sentenza mette a nudo i comportamenti antidemocratici della Fiat nei confronti degli operai”.
Per il momento la dirigenza Fiat tace, l’unico comunicato ufficiale è quello diramato pochi minuti fa in cui si legge che “è in attesa” di ricevere la notifica del provvedimento.
E’ indubbio che questa sentenza farà discutere ancora a lungo.
 

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Scritto da Valerio Rizzo

Giornalista di InfoOggi

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