Medio Oriente, mea culpa di Obama: «Abbiamo sottovalutato il fenomeno ISIS»
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WASHINGTON, 29 SETTEMBRE 2014 – Nel corso del programma “60 Minutes”, in onda sulla rete americana CBS, il presidente Barak Obama ha espresso un improvviso mea culpa riferendosi alla questione mediorientale: «è stato un errore imperdonabile», ha dichiarato il capo della Casa Bianca, «abbiamo sottovalutato la crescita dello Stato Islamico e abbiamo riposto troppa fiducia nell'esercito iracheno. In questo modo abbiamo fatto sì che l'ISIS è diventato il 'Ground Zero' dei jihadisti mondiali». Obama poi è passato a chiarire la necessità di cercare sempre soluzioni politiche, e in particolare in quell'area specifica vi è da risanare l'atavica divergenza tra sciiti e sunniti, sia in Iraq che in Siria; tensioni che creano conflitti non soltanto in Medio Oriente, ma in tutto il mondo.
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Sempre nella giornata di ieri, il repubblicano John Boehner si è pronunciato alla Camera riguardo una proposta che Obama s'è sempre rifiutato di valutare: l'invio dell'esercito sul territorio, dal momento che, a detta di Boehner, «non c'è altra scelta», che i soli raid aerei non saranno mai completamente efficaci per raggiungere lo scopo dell'eliminazione dell'ISIS. Possibilità in ultima istanza esclusa dal presidente sempre in sede di intervista, dove ha anche ricordato l'impegno dei marines in Iraq e in Afghanistan, grazie al quale al Qaeda era stata completamente estirpata, ma che la guerra civile in Siria in corso da circa 3 anni ha in seguito ridato slancio vitale a tutti i segmenti estremisti dell'area.
Foto: tg.la7.it
Dino Buonaiuto