Matteo Salvini all'attacco del Premier Conte: "è ossessionato da me"
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA 30 DIC - Il leader della Lega ironizza sulla parole del premier che punta a una 'maratona di governo' lunga tre anni. "Non arriva al primo chilometro", dice
Continua il duello a distanza tra Giuseppe Conte e Matteo Salvini. All'indomani delle stoccate che il presidente del Consiglio ha riservato al leader della Lega durate la conferenza stampa di fine anno, Salvini risponde al fuoco.
"Conte è una persona che vive male, è ossessionata da me: si alza la mattina e va a dormire pensando a me" dice il segretario leghista. "Molla un ministro? Ne mettono due" aggiunge riferendosi alla scelta del governo di sostituire il ministro Lorenzo Fioramonti, con Lucia Azzolina alla Scuola e Gaetano Manfredi all'Università e alla Ricerca. "L'amore per le poltrone di questi impostori è senza limiti" dice "Non siamo più al governo, ma io sono orgoglioso delle scelte che abbiamo fatto, perché stare al governo per scaldare la poltrona non è per la Lega".
"Noi al governo ci torniamo con il voto degli italiani, non con i giochini di palazzo" scandisce durante un comizio a Bergamo e, commentando le parole del premier su una maratona di governo lunga tre anni, ironizza: "non arriva neanche al primo chilometro. L'ostacolo sarà la realtà, c'è una situazione economica preoccupante".
E sempre a Bergamo annuncia di voler dare un sindaco leghista a Milano. "Da milanese ho il mio sassolino nella scarpa da togliermi. Prima di ritirarmi voglio dare un sindaco della Lega anche a Milano, perché non è possibile...". E sull'appuntamento elettorale capitolino dell'anno prossimo aggiunge: "Faremo di tutto perché il 2020 porti ai romani un sindaco capace e normale".
Quella per l'Emilia Romagna, ammette, "non sarà una battaglia facile ma la vinciamo. Dopo 70 anni, manderemo a casa tutta quest'allegra brigata che ha partorito una manovra tassa e manette". "Sapete perché vinceremo in Emilia-Romagna? Perché tanti ex elettori di sinistra ci votano tra gli operai, gli artigiani, i liberi professionisti e le partite Iva. Nelle loro sedi il Pd ha più banchieri che altri".