Massacro di Nizza, l'autore della strage era stato "radicalizzato" da due settimane
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NIZZA - L'autore della strage di Nizza si sarebbe convertito all'Islam radicale pochi giorni prima di compiere il massacro. Lo avrebbe riferito lunedì 18 luglio, lo zio del killer all'Associated Press dichiarando all'organo di stampa che suo nipote era stato "radicalizzato" da circa "due settimane" da un reclutatore algerino membro dello Stato islamico a Nizza.
Le autorità francesi, però, non avrebbero confermato tale informazione. Da quanto appreso, gli inquirenti non sono ancora certi che tra il killer, Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, e le reti terroriste del sedicente Stato Islamico, ci siano "comprovati legami".
"Non possiamo escludere che un individuo squilibrato e molto violento, e mi sembra che la sua psicologia mostri questi tratti di carattere, si sia in un momento, in una rapida radicalizzazione, lanciato in questo crimine assolutamente spaventoso", ha affermato il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve.
A 48 ore dalla strage, dopo aver “esultato” e “celebrato” l’uomo che ha falciato la folla, il Califfato dei tagliagole ha rivendicato la strage attraverso l’agenzia Amaq: “L’autore è uno dei soldati dello Stato Islamico. Ha condotto questa operazione in risposta agli appelli a colpire la popolazione degli Stati membri della coalizione che combatte lo Stato Islamico”.[MORE]
Dalle indagini sarebbe emerso che il killer ha effettuato dei sopralluoghi sulla Promenade des Anglais nei giorni precedenti l'attentato, il 12 e 13 luglio. Poco prima di compiere la mattanza, che ha provocato la morte di 84 persone e il ferimento di oltre 100, l’uomo franco-tunisino di 31 anni, noto alla polizia per violenze e uso di armi, in libertà vigilata e forse affetto da depressione per il divorzio dalla moglie, mandò un sms dal suo cellulare, scrivendo: "Invia più armi". Sette persone sono state fermate perché sospettate di essere vicine al killer. Tra queste, ci sarebbe anche l’ex moglie di Bouhlel, fermata tra venerdì e sabato, ma rimessa in libertà. Nella notte di domenica, ci sono stati raid aerei dell’Aeronautica militare francese contro le postazioni Isis in Siria e in Iraq.
Nella mattinata di lunedì 18 luglio, sulla Promenade des Anglais, in 15mila persone hanno partecipato alla cerimonia per le vittime della strage. Al passaggio delle autorità si è sollevata una protesta da parte di alcuni partecipanti che hanno inveito contro il premier Manuel Valls con fischi ed urla e qualcuno dei presenti avrebbe urlato: “Dimettiti”, “Cambia lavoro”.
Luigi Cacciatori
Immagine da formiche.net