Massacro di Las Vegas, il killer aveva 42 armi. Bilancio sale a 59 morti e 530 feriti
Estero Lazio

Massacro di Las Vegas, il killer aveva 42 armi. Bilancio sale a 59 morti e 530 feriti

martedì 3 ottobre, 2017

LAS VEGAS, 3 OTTOBRE - È la sparatoria più sanguinosa avvenuta negli Stati Uniti D’America, quella compiuta da Stephen Paddock. Il bilancio della strage al concerto di musica country a Las Vegas è tragicamente salito nelle ultime ore a 59 morti e circa 530 feriti.

Il killer, di anni 64, suicidatosi nella stanza d’albergo dalla quale ha sparato sui presenti al concerto, avrebbe utilizzato un grilletto a ‘manovella’ per aumentare il numero dei colpi esplosi. Si ipotizza, infatti, che l’autore della strage possa aver modificato un fucile d’assalto Ak-47 per far esplodere più colpi in rapida successione.

La Polizia ha reso noto di aver trovato nell’auto dell’esecutore del massacro del nitrato di ammonio. Le armi appartenenti al killer e rinvenute dalle autorità ammonterebbero a 42: 23 pistole sono state trovate all'interno della stanza dell'hotel Mandalay Bay di Las Vegas, dalla quale Stephen Paddock ha sparato sulla folla, e 19 nella sua abitazione privata a Mesquite, in Nevada. Nella casa del killer, scrivono i media locali, sono state trovate migliaia di munizioni e dell’esplosivo.

Secondo il Site, il sedicente Stato Islamico ha rivendicato attraverso l’agenzia Amaq la strage di massa, esultando per il lavoro compiuto dal suo soldato. Da alcune indiscrezioni, Paddock si sarebbe convertito all’Islam qualche mese fa. La notizia non è ancora stata suffragata dagli organi ufficiali. L’FBI al momento continua a smentire una possibile matrice di natura terroristica. Dall’attività investigativa non sarebbe emerso nessun legame con il terrorismo. Resta da chiarire il movente del gesto. Paddock, all’indomani della stage, viene descritto da chi lo conosceva come un uomo mite dalla vita apparentemente tranquilla.[MORE]


In un’intervista esclusiva al Daily Mail, Eric Paddock ha spiegato che suo fratello “era un tipo normale, non era legato ad organizzazioni politiche o religiose, almeno per quanto ne sappiamo. Non è stato un atto terroristico. Deve essere successo qualcosa, deve aver perso la testa".

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dopo aver espresso solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime del massacro, nel corso di un incontro con la stampa ha dichiarato che domani sarà a Las Vegas “per incontrare autorità, soccorritori e familiari delle vittime della sparatoria”. Il magnate ha poi proseguito, affermando: "È stato un atto di pura malvagità”. Non sono mancate velate parole di stima per le autorità locali che hanno gestito l’emergenza: “È stata una reazione miracolosa quella della polizia di Las Vegas, che ha salvato molte vite".

Luigi Cacciatori

Immagine da rollingstone.it


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