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15 FEBBRAIO - Parte l’ottava edizione dell’Isola dei famosi e c’è subito una sorpresa: la telefonata in diretta del Direttore generale Rai.
Per prima cosa Masi si premura di garantire la sua autenticità, vista la recente imitazione (tra l’altro geniale) di Guzzanti brother a Parla con me della Dandini. Peccato: per un attimo ci eravamo illusi che Corrado stesse per regalarci un altro saggio, seppur breve, della sua comicità. Invece dobbiamo accontentarci degli isterismi lunatici di questa prima donna che non perde occasione per lanciarsi in colossali cadute di stile.[MORE]
Ben venga fare l’in bocca al lupo ad un programma di punta del palinsensto dell’azienda che gli paga lo stipendio: apprezzabile gesto di galanteria nei confronti della conduttrice e atteggiamento da chioccia per uno dei suoi figli prediletti.
Tuttavia Masi non è un padre che ama tutti i suoi figli allo stesso modo. Ieri infatti il direttore ha composto il numero della segreteria dell’Isola dei famosi, ma in realtà stava ancora parlando con Anno Zero: il suo obiettivo non era quello di lanciare la volata alla Ventura, ma piuttosto quello di fare uno sberleffo a Santoro, evitando però vigliaccamente il confronto diretto (da cui era uscito evidentemente sconfitto durante il primo round catodico).
Il vero destinatario del suo intervento è facilmente rintracciabile tra le pieghe del suo discorso: "Non mi dissocio dal vostro programma che, a differenza di altri, rispetta in pieno le regole aziendali". In quel “a differenza di altri” si racchiude il desiderio rabbioso di punire un programma, osannandone un altro, senza preoccuparsi del danno all’immagine dell’azienda Rai.
Ridicolo infine il tentativo di dare una parvenza di serietà alla sua sciagurata intromissione: “Staremo particolarmente attenti a garantire la trasparenza delle operazioni di televoto, che è un tema che sta molto a cuore alle istituzioni e sta molto a cuore anche ai nostri telespettatori.” La lungimiranza di Masi nel cogliere i veri problemi che affliggono la cittadinanza italiana, come il televoto appunto, non ha eguali (sono sarcastico, se a qualcuno fosse sorto il dubbio).
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