Maroni sul caso Calderoli/Kyenge: «Ha sbagliato ma basta strumentalizzazioni»
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MILANO, 15 LUGLIO 2013 – Non si placa, a ragione, l’indignazione generale scatenata dalle parole offensive espresse da Calderoli nei confronti della ministra Kyenge. . Così, in difesa dell’esponente del Carroccio è intervenuto nuovamente il segretario della Lega Nord, Roberto Maroni che - in un post su Facebook - scrive: «Sul caso Calderoli ribadisco ciò che ho già dichiarato ieri: Calderoli ha sbagliato, la Lega contrasta le proposte che non condivide, ma non si devono mai insultare le persone».
Il presidente della Regione Lombardia, Calderoli stesso ha riconosciuto l'errore e si e' scusato, sia pubblicamente che personalmente con la ministra Kyenge. Ora pero' basta alimentare polemiche e strumentalizzazioni, utili forse a coprire il rumore di altre questioni che vedono il Governo direttamente coinvolto». [MORE]
Infine, Maroni cerca di spostare l’attenzione mediatica parlando di altro: «Vorrei invece che il Governo dedicasse maggiori energie e risorse alla soluzione dei problemi dei cittadini, magari prendendo esempio da ciò che la Lombardia ha concretamente fatto in questi giorni: abbiamo messo un miliardo di euro a favore delle imprese lombarde per pagare i crediti che esse vantano (da anni) nei confronti dei comuni, strangolati dal patto di stabilità».
Tuttavia, nemmeno l’intervento del loro segretario riesce a tenere freno molti dei suoi esponente che, difende Calderoli, ma infierisce sulla ministra. È il caso di , un assessore veneto che avrebbe affermato: «offeso l'orango» frase di cui si è poi appropriato anche Paola Gregato, consigliere provinciale della Lega Nord a Monza. Invece, il leghista Matteo Salvini replica all'intervento del Presidente della Repubblica, scrivendo su Facebook: «Napolitano si indigna per una battuta di Calderoli. Ma Napolitano si indignò quando la Fornero, col voto di Pd e Pdl, rovinò milioni di pensionati e lavoratori? Mi indigno con chi si indigna. Napolitano, taci che è meglio!». Parole, quest’ultime, che fanno indignare anche l'ex governatore lombardo Roberto Formigoni che su Twitter scrive: «Quando si dice: di male in peggio. Dopo gli insulti di Calderoli a Kyenge, ecco la villania di Salvini a Napolitano. La Lega si dia una calmata».
Un appello, che sa si ultimatum, a Maroni viene anche dall premier Letta: «Quello che sta succedendo è un'altra pagina vergognosa nel nostro paese su questi temi, l'Italia oggi è presente sulla stampa estera per questa vicenda: è una vergogna che fa male all'Italia». Letta, senza mezze misure aggiunge: «Faccio appello a Maroni - riferendosi agli insulti leghisti al ministro Kyenge e alle parole contro Napolitano - leader della Lega, perché chiuda questa pagina rapidissimamente altrimenti si entra in una logica di scontro totale che non serve a lui, non serve a nessuno, non serve al Paese. È una pagina veramente insostenibile, a Maroni appello sincero privo di strumentalizzazioni».
E, su questa vergognosa pagina della nostra storia, prevale la forza e l’intelligenza delle parole della Kyenge: «L'Italia non è razzista e chi vuole soffocare questa parte dell'Italia non razzista farà fatica a farlo».
(fonte: Agi, Corriere della Sera. Foto: urbanpost.it)
Rosy Merola