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NUOVA DELHI - Nonostante quanto deciso dal tribunale arbitrale dell’Aja, Salvatore Girone è ancora in India. Il rientro non sarebbe stato ancora disposto. [MORE]
La Farnesina, il 23 Maggio, ha fatto sapere di aver richiesto alla Corte Suprema indiana l’attuazione urgente delle decisioni prestabilite dal tribunale dell’Aja, secondo le quali Italia ed India dovrebbero collaborare accordando il rientro del fuciliere italiano e Girone dovrebbe attendere in Italia fin che non sarà stato stabilito quale nazione abbia la giurisdizione sul caso Marò.
Come sostenuto dall’Italia, i giudici hanno stabilito che Girone debba tornare in patria "per motivi umanitari".
Giovedì 26 la Corte Suprema di Nuova Delhi dovrebbe convalidare le condizioni e le modalità del rientro.
Il premier Matteo Renzi si è espresso a riguardo sottolineando l'importanza di serietà e rigore in casi simili, dichiarando: «Siamo in pieno raccordo istituzionale e in ottima relazione con il governo indiano per portare a casa il risultato che per noi è fondamentale. Il tono muscolare di quelli che dicevano: 'ora gliela facciamo vedere noi' ha portato questa vicenda ad andare avanti per quattro anni, la serietà e il rigore che stiamo mettendo noi intanto ha portato un tribunale a dire che il nostro marò deve tornare a casa. Ci auguriamo che avvenga il prima possibile».
(Foto da tusciaweb.eu)
Riccardo Rusconi
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