Marcello Dell'Utri è latitante. Ordine d'arresto, ma l'ex senatore è fuggito
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Marcello Dell'Utri è latitante. Ordine d'arresto, ma l'ex senatore è fuggito

venerdì 11 aprile, 2014

 MILANO, 11 APRILE 2014 - Marcello Dell’Utri, cofondatore di Forza Italia, è latitante da giovedì sera. A pochi giorni dalla sentenza definitiva in merito all’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, è stato emesso dalla Corte di Appello di Palermo un ordine di custodia cautelare nei confronti del braccio destro di Silvio Berlusconi, ordine che però, la squadra Mobile di Milano non ha potuto eseguire in quanto l’ex senatore risulta introvabile.

Solo due giorni fa era stata accolta dalla Corte di Appello di Palermo, la richiesta di vietare l’espatrio all’imputato Dell’Utri avanzata dal Procuratore Generale, Luigi Patronaggio.[MORE]

Il politico, secondo la notizia riportata stamane sul sito de lastampa, potrebbe essersi messo in fuga nei giorni scorsi, per evitare la custodia cautelare e l’arresto, verso la Guinea Bissau, il Libano o la Repubblica Dominicana.

Due anni fa, in circostante analoghe, durante la sentenza di Cassazione, Dell’Utri si era rifugiato proprio nella Repubblica Dominicana. A far apparire certa la latitanza in uno di questi paesi dell’ex senatore di Forza Italia, sono le intercettazioni ambientali del fratello di Marcello Dell’utri, Alberto.

Quest’ultimo parlando col proprietario del ristorante Assunta Madre di Roma, Vincenzo Mancuso, avverte che è necessario «accelerare i tempi» riferendosi alla Guinea, nazione che «concede passaporti facilmente».
Mancuso avanza invece al fratello del latitante Dell’utri, la proposta di far nominare Marcello ambasciatore della Guinea. Durante l’intercettazione si fa anche riferimento ad una cena tra Alberto ed un noto politico libanese.

L’intercettazione ambientale, eseguita dalla Procura di Roma per una inchiesta per riciclaggio su un imprenditore calabrese,Gianni Micalusi, l’8 novembre scorso, era stata subito trasmessa all’estero.

Sarà un caso che, nel giro di due giorni (o di vent'anni), i vertici di Forza Italia, quelli della rivoluzione liberale del 1994, si trovano in situazioni simili per esperienze diverse: Berlusconi condannato ai servizi sociali per frode fiscale e Dell’Utri addirittura latitante, nel timore di una condanna definitiva per mafia.

Sergio Sulmicelli

 


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