Mantovani: "Berlusconi come gli ebrei". È bufera sulle dichiarazioni dell'assessore lombardo
Cronaca Lombardia

Mantovani: "Berlusconi come gli ebrei". È bufera sulle dichiarazioni dell'assessore lombardo

martedì 12 novembre, 2013

MILANO, 12 NOVEMBRE 2013 - Hanno aperto un acceso dibattito le dichiarazioni del vice-presidente della Regione Lombardia Mario Mantovani che lunedì, durante una visita in Israele per omaggiare i cittadini lombardi che aiutarono gli ebrei a sfuggire dalla deportazione, ha paragonato la persecuzione ebraica alla situazione giudiziaria di Silvio Berlusconi.

«Il ricordo dei cittadini lombardi che non hanno esitato, a scapito della propria vita, ad aiutare gli ebrei italiani –ha affermato Mantovani-, rappresenta un inno ad ogni forma di vita e di libertà contro i mille volti della persecuzione che, come nel caso del leader dell’opposizione Silvio Berlusconi, può manifestarsi anche con la negazione della parità dei diritti».[MORE]

Le parole di Mantovani, che è anche coordinatore regionale del partito del Cavaliere, hanno immediatamente suscitato polemiche da ogni parte. «Chiediamo che Mantovani venga in Consiglio regionale a chiedere scusa. E vogliamo che l’Aula si esprima sulla vicenda», ha detto Alessandro Alfieri, coordinatore del Pd in Lombardia e capogruppo al Pirellone. «E' un irresponsabile -ha aggiunto Alfieri. Quando va in missione all'estero rappresenta tutta la Regione Lombardia e non può mischiare politica e istituzione, tanto più con paragoni irriguardosi».

Dure critiche sono arrivate anche da parte del M5S attraverso una nota della portavoce dei grillini al consiglio regionale della Lombardia, Paola Macchi.«Proviamo vergogna per le dichiarazioni di Mantovani in Israele –è scritto nella nota-, che ha paragonato persone perseguitate, spogliate di ogni dignità umana, dei loro beni, delle loro famiglie, rinchiuse in campi di concentramento e uccise, a un singolo uomo politico italiano che ha sempre goduto di privilegi ingiustificabili e che è stato condannato con un regolare processo, in sede di appello».

«Nessuno può certamente mettere in discussione la mia amicizia e lealtà verso gli ebrei e la loro storia –si difende Mantovani-. Strumentalizzare le mie riflessioni in merito alla vicenda giudiziaria di Berlusconi, senza la necessaria ed opportuna contestualizzazione, atteggiamento tipico di certa politica italiana, è dunque fuorviante».

Il vicepresidente della Lombardia ha fatto sapere che al suo ritorno incontrerà la comunità ebraica milanese.

Paolo Massari


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