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- Catanzaro, 6 dic. - "Ormai non basta piu' dire che l'avevamo previsto, come facemmo in tempi non sospetti per l'euro e la conseguente rinazionalizzazione della Banca d'Italia o rispetto ai guai dell'Italia che non erano solo causati dal Governo del Cavaliere, occorre che i cittadini facciano leva sul loro orgoglio e sulle ultime risorse di volonta' e si ribellino, indignandosi per davvero, rispetto al disegno lobbistico internazionale teso ad annullare la Nostra dignita' nazionale ed a renderci schiavi della finanza occulta". Lo si legge in una nota della segreteria regionale della Fiamma Tricolore che, si legge, "giudica ancora piu' negativamente, di quanto potessero far temere le premesse, la manovra messa in piedi dal Governo Monti. [MORE]Una manovra che doveva essere, nelle promesse e nelle aspettative dei suoi sostenitori, "equa e solidale" e che invece - si fa rilevare - colpisce duramente tre pilastri della nostra Costituzione: Lavoro, casa e salute, lasciando del tutto intonsi gli introiti ed i benefit dei ceti ricchi e della "casta". Ad essere colpiti - continua la nota - i lavoratori, soprattutto quelli piu' anziani e quelli che hanno perso il posto in eta' avanzata; i possessori di una sola (agognata e sudata) casa; chi, magari a seguito di una vita di lavoro e con gli acciacchi della vecchiaia, si trova ad ammalarsi seriamente; i giovani, il cui ingresso al lavoro e' ulteriormente procrastinato a causa del necessario mancato turn-over coi sessantenni attuali; il Sud, prima tartassato e poi abbandonato ogniqualvolta tenta di risalire il guado dei suoi problemi controcorrente; e quanti si recano la mattina al mercato a fare la spesa. Ad essere rimasti fuori dalle sventolate norme di equita' - si legge ancora - i possessori di redditi oltre i 75.000 euro; i possessori di grossissimi patrimoni; i tantissimi parlamentari, che non diminuiscono di numero e che vedono ancora intatti vitalizi e pensioni; le tante caste, su cui non si e' abbattuta la paventata mannaia del rigore dei professori".
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