Manovra finanziaria - il Governo pone la fiducia alla Camera
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ROMA, 21 DICEMBRE - Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, ha annunciato che il Governo ha deciso di porre la fiducia sulla Manovra finanziaria. L’accelerazione è dovuta al fatto che il testo dovrà poi essere trasmesso al Senato ed approvato anche da quest’ultimo entro il 31 dicembre. [MORE]
La fiducia è riferita al testo approvato dalla Commissione bilancio della Camera, dopo il recepimento degli ultimi emendamenti che erano stati proposti dal Governo e dopo i rilievi della Ragioneria Generale di Stato. In Conferenza dei Capigruppo (riunitasi oggi pomeriggio verso le 16) si è infatti registrata l’unanimità nel concedere una deroga rispetto alle 24 ore che il regolamento di Montecitorio prevede debbano passare tra l’apposizione ed il voto di fiducia.
La votazione avverrà nel corso di una seduta-fiume che inizierà questa sera alle 20 con le prime dichiarazioni di voto, passando poi verso le 21:30 ad esaminare i singoli articoli e le varie norme del ddl, accorpate in una cinquantina di ordini del giorno. Domani alle 10, invece, dopo la seduta notturna, l’Aula della Camera dovrebbe votare la nota di variazione e poi procedere con il voto finale intorno alle 12:30. Infine, l’Assemblea proseguirà con l’esame delle ratifiche e con la commemorazione del sen. Matteoli, recentemente scomparso a causa di un incidente stradale.
Tra le reazioni delle opposizioni, ai microfoni del TG2 il Capogruppo a Montecitorio di Forza Italia, Renato Brunetta, ha affermato che la fiducia sulla legge di bilancio è “l’ultimo assalto alla diligenza di questa maggioranza e di questo Governo di buoni a nulla ma capaci di tutto. C’è il caos, si tratta di misure elettoralistiche: davvero una bruttissima pagina politica, speriamo l’ultima per questa maggioranza e per questo Governo”. L’on. Sorial del M5S, invece, ha criticato i metodi utilizzati dalla maggioranza per giungere al risultato: “Fa allibire il modo con cui il Governo ha gestito questa vicenda in Commissione, manifestando disorganizzazione totale”.
In effetti, con la replica del Viceministro dell’Economia Enrico Morando, si era conclusa nell’Aula della Camera dei Deputati la discussione generale sulla manovra, tuttavia il ddl era nel pomeriggio tornato per un paio d’ore (dalle 13 alle 15:30) all’esame della V Commissione, su richiesta del relatore Francesco Boccia (PD), a causa di alcune questioni legate alle coperture per l’anno 2020, relativamente al quale erano stati riscontrati alcuni scostamenti rispetto alle previsioni iniziali.
Per questo, sono state alla fine apportate ulteriori modifiche al testo che era giunto in Aula stamane: segnatamente, la soppressione del fondo che riguarda gli orfani di femminicidio (per evitare una duplicazione della misura, già prevista da un altro ddl sul tema, all’esame del Senato), ma anche alcune correzioni alle coperture delle risorse stanziate per il fondo dedicato alle vittime dei crack bancari. Per quanto riguarda le società cooperative, invece, è stato alla fine soppresso l’emendamento che ne avrebbe modificato il regime tributario, inoltre sono stati esclusi gli agenti di riscossione dall’ambito di applicazione delle nuove norme relative al tema dell’equo compenso.
Francesco Gagliardi
Fonte immagine: corriere.it