Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
Riceviamo e pubblichiamo
“Ci apprestiamo a fare la cosa più triste e deludente che possa capitare a Servitori dello Stato che credono nel proprio ruolo e nelle proprie responsabilità e si trovano costretti a manifestare tutta la propria indignazione proprio verso chi dovrebbe rappresentarli, tutelarli, garantirgli di poter svolgere il proprio lavoro, prestargli attenzione, appoggio, condividere con loro l’orgoglio di rappresentare e difendere le Istituzioni italiane. Mai il Paese si è trovato ad affrontare un periodo così nero, la prova è che proprio noi, oggi, vogliamo e dobbiamo chiedere al Ministro dell’Interno di andare a casa!”. [MORE] Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, anticipa e spiega l’ennesima, grande manifestazione contro la manovra finanziaria, le cui disposizioni penalizzeranno il comparto sicurezza al punto da mettere in ginocchio i Poliziotti e gli altri Operatori delle Forze dell’Ordine, che si terrà mercoledì, 21 luglio, dalle 10.00 in poi davanti al Ministero dell’Interno, dove Appartenenti al Sindacato Indipendente, colleghi e semplici cittadini parteciperanno ad un volantinaggio alquanto “singolare”, che sarà caratterizzato da “chicche” cui i membri del Coisp hanno abituato le varie città d’Italia in questi giorni di luglio, con le varie iniziative realizzate nell’ambito della campagna di protesta “Ci hanno pugnalato alle spalle”. Proprio davanti al Viminale il lugubre esercito di sagome di poliziotti con un pugnale piantato nella schiena, divenute ormai simbolo della protesta di tutti gli Appartenenti alle Forze dell’ordine rimasti atterriti e sconcertati dai tagli e le altre assurde previsioni della manovra letteralmente vessatorie nei loro confronti, attorniate dal frastuono delle vuvuzelas del tutto impossibile da ignorare, chiederà a gran voce e senza mezzi termini che il ministro Maroni “lasci un incarico che non ha saputo ricoprire come migliaia di uomini e donne in divisa attendevano che facesse - spiega ancora Maccari -, come la stessa concezione dell’Istituzione avrebbe richiesto, come i cittadini italiani avrebbero meritato, dal momento che è per loro e solo per loro che i Poliziotti si sono sempre sacrificati in ogni modo, anche oltre ciò che sarebbe stato ragionevole chiedere loro”.
“Ma ora basta - tuona il Segretario Generale del Coisp -! L’appuntamento è per tutti a Roma mercoledì mattina, è giusto farsi sentire e lottare come sempre per quello in cui crediamo! Proprio perché crediamo fermamente nel valore delle Istituzioni di questo Paese, proprio perchè siamo i garanti dell’ordine e della sicurezza, abbiamo il dovere di lanciare l’allarme quando ci stiamo avviando al precipizio. Abbiamo il dovere di pretendere che ci lascino lavorare come sappiamo, come vogliamo e come serve che sia, perché i Poliziotti non siano solo comparse negli spot elettorali di un Governo che nella realtà se ne strafrega di garantire la reale sicurezza, ma possano continuare a svolgere il proprio lavoro secondo coscienza e possibilmente... senza dover per questo prendere pugnalate e ringraziare pure col sorriso sulle labbra!”.