Manovra economica inviata al Quirinale; ecco le novità inserite nel testo
Politica Lazio Roma

Manovra economica inviata al Quirinale; ecco le novità inserite nel testo

mercoledì 31 ottobre, 2018

ROMA, 31 OTTOBRE – L’esecutivo, guidato da Giuseppe Conte, ha annunciato l’invio al Quirinale della più recente bozza della prossima legge di bilancio. Pur trattandosi di un disegno di legge ordinario, è comunque consuetudine che la manovra finanziaria, prima di essere presentata in Parlamento, passi dal Quirinale per un controllo ex ante sulla sostenibilità per i conti pubblici delle misure prospettate. In seguito a tale verifica, generalmente di mero carattere formale, il Capo dello Stato procede alla firma del decreto di autorizzazione alla presentazione alle Camere ed è a quel punto che l’esame politico della normativa entra nel vivo.

Il governo aveva in realtà preventivato di iniziare la discussione parlamentare proprio questo mercoledì, ma le aspre polemiche e discussioni istituzionali hanno rallentato la presentazione formale del testo ed i vari passaggi per l’approvazione, rispetto ai quali dunque si registra già un ritardo di circa 10 giorni rispetto alle aspettative. Del resto, il lavoro dei tecnici del Tesoro è stato particolarmente intenso ed impegnativo nel tentativo di realizzare un compromesso tra le varie posizioni espresse in seno alla maggioranza ed infatti gli articoli del provvedimento si sono moltiplicati nelle varie stesure, passando dai 70 della prima versione agli attuali 120. Gli stessi ministri Di Maio e Tria sono rimasti in riunione notturna – fino alle primissime ore del mattino – con i sottosegretari del MEF ed i consulenti M5S per limare alcuni dettagli della normativa, nonostante la Lega abbia invece annunciato a più riprese di ritenere chiuso il testo ed impossibile ogni sua ulteriore modifica. Alla fine, sull’attuale versione si è espressa anche la Ragioneria dello Stato, che ha vidimato il testo consentendone l’invio agli uffici del Quirinale.

La principale novità è lo stralcio dalla legge di bilancio di tutte le norme dedicate ai temi del reddito di cittadinanza e della riforma del sistema pensionistico statale, destinate a seguire una strada autonoma rispetto alla manovra mediante la presentazione di 2 nuovi ddl ad hoc. Sono tuttavia rimasti nelle previsioni di bilancio i vari stanziamenti necessari al finanziamento dei due cavalli di battaglia economici dei due partiti al governo (circa 14 miliardi complessivi, di cui 1 destinato ai centri per l’impiego e 10 milioni all’Anpal – Agenzia nazionale politiche attive lavoro). Altra modifica – che ha fatto molto discutere nelle scorse ore a causa della sua somiglianza con alcune leggi del primo ‘900 – è quella in base alla quale si prevedrebbe di offrire in concessione terreni a vocazione agricola al momento incolti a quelle famiglie che nel corso dei prossimi tre anni dovessero mettere al mondo il loro terzo figlio. La proposta è da molti attribuita al ministro Fontana e potrebbe non sopravvivere ai prossimi passaggi parlamentari se si considera che già in CdM sono saltati gli incrementi al fondo per la famiglia che pure erano stati previsti nelle precedenti bozze; secondo fonti parlamentari citate dall’Ansa, sarebbero infatti scomparsi gli stanziamenti da 100 milioni all’anno che erano stati precedentemente preventivati, come misure di sostegno alla natalità per contrastare la crisi demografica.

Novità assoluta sarebbe invece rappresentata dall’introduzione di una “struttura di missione per il supporto alle attività del Presidente del Consiglio dei Ministri, per il coordinamento delle politiche del governo e dell’indirizzo politico ed amministrativo dei Dicasteri in materia di investimenti pubblici e privati”, che dovrebbe prendere il nome di “InvestItalia” ed operare anche in raccordo con la “Cabina di regia Strategia Italia” prevista dal dl Genova. Per la sua creazione verrebbero stanziati 25 milioni all’anno dal 2019, ma si prevede che la struttura debba essere istituita in un secondo momento mediante un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Per quanto invece concerne il lavoro, il nuovo testo conterrebbe un bonus occupazione per i giovani con carriere universitarie eccellenti, laureati under 30 o dottori di ricerca under 34. Si tratterebbe di un incentivo sotto forma di esonero per un anno dai contributi dovuti dal datore di lavoro, ad eccezione dei premi Inail ed in ogni caso con un tetto massimo di 8mila euro. Lo sconto varrebbe per tutte le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2019. Sarebbero state poi aumentate anche le risorse per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione, per i quali si arriverebbe ad una spesa complessiva di 4,2 miliardi nel prossimo triennio.

Per rastrellare nuove risorse, la scure cadrà soprattutto sugli enti locali: il nuovo testo conferma infatti l’intenzione dell’esecutivo di andare a fondo con il taglio dei vitalizi anche a livello regionale, dopo aver effettuato decurtazioni per Deputati e Senatori. Le regioni saranno infatti costrette a tagliare i vitalizi del Presidente e dei Consiglieri, sulla falsariga di quanto avvenuto alla Camera, entro sei mesi dall’entrata in vigore della manovra, altrimenti subiranno un taglio del 30% delle risorse in arrivo dallo Stato per il 2019. Infine, sarebbe stato confermato l’aumento dell’IVA per il 2020, ma fermandosi all’11,5% e senza salire dall’attuale 10 al 13 per cento, come inizialmente ipotizzato.

Nel momento in cui il ddl verrà presentato in Parlamento, in ogni caso, comincerà la lunga ed accesa discussione e la presentazione degli emendamenti, a seguito della quale la legge potrebbe subire varie modifiche e rifiniture. In base alla prassi dell’alternanza, il calendario parlamentare prevede che quest’anno la sessione di bilancio cominci da Montecitorio, dove il testo dovrebbe approdare fra il 29 ed il 30 novembre. La Conferenza dei Capigruppo della Camera ha infatti stabilito che nelle giornate del 21 e del 22 non ci saranno sedute d’Aula, in modo da consentire alle Commissioni competenti di esaminare il testo della normativa, dunque si calcola che quest’ultimo potrebbe poi essere sottoposto alla discussione generale circa una settimana dopo.


Francesco Gagliardi


Fonte immagine: left.it


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