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NAPOLI, 17 Settembre - Difficilmente i sostenitori partenopei si sarebbero potuti immaginare un esordio migliore in Champions League della loro squadra del cuore.
Certo, portare a casa i 3 punti sarebbe stato perfetto, ma nessuno può recriminare sulla prestazione degli azzurri.
I primi minuti di gioco vedono il Napoli abbastanza contratto e in soggezione sia per l’avversario, una delle squadre più forti al mondo insieme allo United e alle due spagnole, che soprattutto per la consapevolezza di essere protagonisti di un evento che mancava da ben 21 anni.[MORE]
E’ però Lavezzi a dare lo scossone ai suoi quando si trova da solo davanti al portiere e il suo splendido tiro a girare si stampa sulla traversa.
Lì la squadra perde tutti i freni inibitori e comincia a giocare a viso aperto e alla pari con gli inglesi, protagonista è sempre Lavezzi che sembra davvero scatenato!
Naturalmente è il City a fare la partita con quel fenomeno di Silva a centrocampo che cerca in tutti i modi di replicare il gioco, tutto passaggi di prima, tipico del Barcellona; dalla parte opposta Inler e Gargano ce la mettono tutta per fare argine ma quando hai contro “l’uomo più forte del mondo” (leggasi Yaya Toure) c’è poco da fare.
Emblematico il momento in cui nel doppio tentativo di fermarlo lo svizzero cade sulle sue gambe perdendo l’equilibrio, mentre l’ivoriano resta comunque in piedi e si prende anche il fallo a favore…colosso!
Ed è proprio Toure a pareggiare il conto delle traverse con un tiro a botta sicura dopo una splendida azione in dribbling del solito Silva.
Gli azzurri cercano in tutti i modi di contenere e spesso sono costretti al fallo con conseguente ammonizione pur di evitare il peggio, si distingue per quantità e qualità infinite Campagnaro.
Il primo tempo termina sullo 0-0 ma ai punti vince sicuramente il City, mentre il Napoli torna a bordo ring nella speranza di recuperare le forze e trovarne di nuove per il prosieguo del match.
In effetti il secondo tempo è tutt’altra storia.
Il Napoli entra in campo con la convinzione e la voglia di chi si è reso conto che, nonostante tutto, il risultato non è per niente scontato come inizialmente si poteva pensare.
Zuniga sulla sinistra comincia a diventare imprendibile ed infatti è proprio da una sua splendida azione che nasce il cross per Hamsik in area che spara un piattone dalla destra a botta sicura ma trova miracolosamente il piede di Company che respinge a pochi centimetri dalla linea di porta, a portiere battuto.
Lavezzi è sempre pericoloso con i suoi scatti, ma comincia stranamente a zoppicare e così Mazzarri lo sostituisce con Dzemaili.
Inizialmente sembra una mossa a voler difendere il pareggio, ma invece lo svizzero si scopre ottimo contropiedista, quasi al pari dell’argentino, ed è proprio da un suo scatto a centrocampo che nasce una ripartenza 3 contro 3 che termina con un gran tiro di Hamsik dalla sinistra ancora una volta ribattuto dalla scivolata di Company.
Il Napoli ora sembra in controllo della partita e comincia a sentirsi nell’aria profumo di impresa.
Detto fatto: altro contropiede micidiale stavolta iniziato da Maggio dopo un gran recupero difensivo, gran corsa palla al piede a centrocampo e passaggio finale su Cavani che non sbaglia; 0-1 e i 3.000 tifosi partenopei diventano 30.000 per l’incitamento che producono!
Siamo a 20 minuti dalla fine di una partita che può entrare nella storia, ma è tutto rimandato causa una punizione magistrale di Kolarov che insacca la porta difesa da De Sanctis e fredda di colpo gli entusiasmi napoletani.
Che peccato!
Soprattutto perché il Napoli stava davvero meritando quanto ottenuto, e poi perché un portiere della nazionale non può permettersi di guardare immobile il pallone entrare nella propria porta su una punizione indirizzata verso il palo che dovrebbe proteggere!
Finisce 1-1 con la consapevolezza di aver buttato all’aria 2 punti d’oro, sicuramente meritati, ma anche con l’orgoglio di chi sa che ora non deve temere nessuno.
Il Napoli ha giocato da grande squadra contro una grande squadra, e questo può far solo ben sperare.
Le prossime partite diranno la verità sulle possibilità del Napoli di superare il turno, ma almeno questo pareggio ha dimostrato che gli azzurri non vogliono assolutamente accettare il ruolo di fanalino di coda del girone di ferro.
Spagnoli, tedeschi, inglesi…attenzione! Il Napoli c’è.