Maltempo e Protezione civile, Santori: "Numerose Associazioni oggi rimaste ferme a Roma"
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ROMA, 31 GENNAIO 2014 - “Continuano ad arrivare da tutto il Lazio e in particolare da Roma foto che documentano i gravi dissesti che sta subendo il territorio da Podere San Giusto a Fosso della Selcetta. Analoga situazione per il Rio Petroso a Torretta e per numerosi quartieri di Roma Nord, come per Ponte Galeria e l’Infernetto. I romani sono stati lasciati soli e in gravi difficoltà e Roma Capitale si è fatta trovare gravemente impreparata. Solo al servizio e all’impegno delle forze dell’ordine, dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile dobbiamo gli interventi che in queste ore stanno mettendo in sicurezza molti nostri concittadini. Ma numerose associazioni della Protezione Civile sono rimaste ferme per mancanza dell’ accreditamento che avrebbe dovuto rilasciare la Regione Lazio”, così in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio denunciando quanto riportato proprio oggi da decine di responsabili di associazioni della Protezione Civile.
“Lo avevo annunciato in tempi non sospetti, un dossier che evidenziasse gli sperperi della Regione nell’assegnazione dei fondi alle associazioni della Protezione Civile. Oggi, alla luce di quanto sta avvenendo, ci troviamo associazioni che lavorano pur non essendo accreditate, altri volontari che non possono farlo per mancanza di fondi. Con il sistema di accreditamento Artes abbiamo solo circa 160 associazioni su 700 che hanno presentato domanda all’albo ufficiale della Protezione Civile. Gli effetti delle inadempienze della Regione Lazio e della tutela di solo alcune associazioni prescelte, al di là della mancata trasparenza, si notano poi in situazioni di emergenza quali quelle che stanno colpendo la Capitale e molte zone del territorio laziale. Ciò nonostante le tante risorse spese, di cui daremo conto entro breve anche per avere una risposta concreta dal presidente Zingaretti, troppo impegnato a nominare consulenti e direttori generali”, conclude la nota.
Notizia segnalata da Fabrizio Santori [MORE]