Mali, attacco Tuareg: 8 morti e 30 persone prese in ostaggio, «è guerra»
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KIDAL (MALI), 19 MAGGIO 2014 - «Questa è una dichiarazione di guerra, siamo quindi in guerra», è il commento del primo ministro del Mali Moussa Mara, a seguito di un attacco alla città di Kidal, nel nord est del paese, capeggiata dai separatisti Tuareg. Mara si trovava in visita nella città, quando i ribelli del Movimento Nazionale per la Liberazione del Azawa (Mnla) hanno fatto irruzione in alcuni centri di governo e hanno preso in ostaggio 30 persone. Negli scontri si sono registrate 8 vittime.
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Si tratta di due civili e sei ufficiali malesi della città di Kidal, così come ha riferito il capo della missione ONU Albert Koenders, che ha anche fortemente biasimato l'episodio, definendolo “inaccettabile”, e ha fatto sapere che verrà presto aperta un'inchiesta per verificare i fatti e portare i responsabili davanti alla giustizia.
Frattanto il portavoce di stato americano Jen Psaki ha lanciato un appello per la liberazione immediata degli ostaggi, e ha esortato tutte le parti in campo ad «astenersi dalla violenza e da qualsiasi azione che metta in pericolo i civili».
Foto: lapresse.it
Dino Buonaiuto