Malasanità: alla Calabria spetta il record della vergogna (1)
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COSENZA, 22 FEBBRAIO 2012 - (PRIMO CAPITOLO) In Calabria, soprattutto negli ultimi anni, la cronoca parla spesso di una realtà allarmante: quella della malasanità. Si muore per cattiva assistenza, per gli ospedali fatiscenti, per la mancanza di posti letto ed ambulanze. Il primato non lusinghiero della regione è stato certificato, lo scorso mese di Settembre, dalla Commissione d'inchiesta sugli errori sanitari, presieduta da Leoluca Orlando. Il risultato nefasto assegna al territorio circoscritto tra il Pollino e lo Stretto la maglia nera della sanità nazionale, dimostrandosi come la zona d’Italia in cui si registrano i maggiori casi di morte per malasanità.[MORE]
La notizia più recente risale soltanto a poche settimana fa, e riguarda la denuncia di casi di evidente malasanità, divenuta una piaga che afflige la reputazione della sanità calabrese. I Nas di Cosenza hanno svolto una serie di controlli presso strutture sanitarie private accreditate accertando la commissione di una serie di truffe da parte di 4 case di cura situate in 3 comuni della costa tirrenica. In particolare, sono stati accertati casi di: prestazioni diagnostiche rimborsate nonostante non fossero previste nella convezione; interventi odontoiatrici eseguiti presso un centro dentistico in regime di day-hospital, registrati e rimborsati come ricoveri ordinari della durata di più giorni; terapie per il trattamento di patologie urinarie (litotrissia) e per la cura dell’infertilità nella coppia, erogate sebbene la struttura non riunisse i requisiti strutturali ed organizzativi previsti dalla normativa; registrazione, da parte di una casa di cura, di numerosi ricoveri effettuati in urgenza che urgenti non erano.
In totale sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Paola (CS) 16 persone: i legali rappresentanti ed i Direttori Sanitari delle 4 case di cura e 6 medici operanti presso il pronto soccorso di una delle strutture sanitarie, reputati responsabili di truffa ai danni del Ssn, nonché altri 2 soggetti per aver esercitato abusivamente la professione sanitaria di fisioterapista.
Caterina Stabile
( foto da: www.emiliogrimaldi.blogspot.com)