Maggioranza respinge richiesta sospensione decreto legge Tribunale di Bari
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Roma, 12 luglio - Quest’oggi la Camera ha rigettato la richiesta di sospensione del decreto legge riguardante la nuova sede del Tribunale di Bari. Presentata in un primo momento dal PD, alla quale si sono poi aggregati gli altri partiti di opposizione, l’istanza è giunta in conseguenza ad alcune dichiarazioni di stampa del giornale ‘Repubblica’ secondo cui l’immobile in cui si dovrebbe trasferire il tribunale dovrebbe essere di proprietà di un imprenditore che prestava soldi ai clan. [MORE]
Tra le opposizioni, dopo il diniego di M5S e Lega che rappresentano la maggioranza, si è levato il coro “Onestà, Onestà”. Le opposizioni concordi, chiedono al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che riferisca dopo l’articolo uscito sul quotidiano.
"Il ministro Bonafede venga subito in aula a riferire sui motivi che hanno determinato il trasferimento del Tribunale di Bari in un immobile di proprieta' di un imprenditore che, secondo quanto emerso dall'inchiesta di oggi pubblicata da 'Repubblica', prestava soldi ai clan", ha rincalzato il deputato dem Emanuele Fiano. "Ci auguriamo che il ministro possa smentire questa notizia gravissima, in caso contrario - ha attaccato - dovra' spiegare agli italiani la ratio di una scelta tanto onerosa ed inquietante, essendo l'edificio di proprieta' di un personaggio che sarebbe legato alla criminalità, quando il sindaco di Bari aveva indicato soluzioni pubbliche piu' confacenti alle necessità e meno gravose. E' urgente che Bonafede chiarisca".
“Onestà, onestà lo gridiamo noi", ha rivendicato il gruppo di Forza Italia della Camera dei deputati, sul profilo ufficiale Twitter. "Chiediamo che il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede venga immediatamente in aula a riferire e a spiegare come stanno veramente i fatti. E' necessario un confronto col ministro per chiarire subito le ombre che si stanno addensando sul Palagiustizia di Bari", ha affermato Marcello Gemmato, deputato di Fratelli d'Italia.
Non si è fatta attendere la replica della presidente della Commissione Giustizia Giulia Sarti (M5S) - “Sono sicura che il ministro saprà assumere le sue decisioni con una assunzione di responsabilità diversa da chi fino ad ora se ne era sempre fregato” - e ribadisce sostenendo che Bonafede “ha applicato la legge vigente”.
Luigi Palumbo