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MILANO, 09 DICEMBRE 2012 - Preoccupa il quadro emerso dal rapporto ‘Amministratori sotto tiro. Intimidazioni mafiose e buona politica’, curato da Avviso Pubblico: “In Italia una vera e propria emergenza: nel 2011 ci sono stati 270 atti intimidatori contro sindaci, consiglieri, impiegati della Pubblica Amministrazione”.
secondo il suddetto rapporto, nel 2011 si è assistito ad un incremento del 27% delle intimidazioni mafiose e delle minacce criminali contro gli amministratori. A causa di ciò, si è passati da 212 casi registrati nel 2010 ai 270 fatti censiti nel 2011. Per Nel 2011 cioè vi sono stati mediamente 22,5 atti intimidatori al mese, pari a cinque ogni settimana, a uno ogni trentaquattro ore. In particolare, nel 2012 si è raggiunto il triste record negativo dei comuni sciolti per infiltrazione mafiosa, ben 25.
Sotto il profilo geografico, gli atti intimidatori non sono una prerogativa solo del Mezzogiorno dove, tuttavia, si registra il maggior numero dei casi, ma gli episodi si estendono anche nelle regioni centro-settentrionali dell’Italia: Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Sotto il profilo temporale, il maggior numero di atti intimidatori e di minacce si sono concentrati nel primo semestre (139 casi), nel solo mese di gennaio (42 casi), mentre il valore minimo si è registrato nel mese di dicembre (14 casi). [MORE]
Entrando ne merito delle minacce perpetrate a danno degli amministratori locali, queste sono sia dirette, ovverosia che colpiscono direttamente le loro persone, che indirette, vale a dire che colpiscono le strutture e i mezzi comunali: nel 2011 sono stati registrati 233 atti intimidatori diretti, di cui 200 contro amministratori pubblici (il 74% a livello nazionale), 33 contro impiegati e dirigenti della Pubblica Amministrazione (il 12% a livello nazionale). Inoltre, sono stati censiti 37 atti intimidatori indiretti contro scuole, magazzini, mezzi ed altre strutture comunali (il 14% a livello nazionale).
Inoltre, tra gli amministratori locali, quelli più colpiti da atti d’intimidazione sono i sindaci, seguiti dagli Assessori, dai Presidenti di consiglio comunale e dai consiglieri. Come sottolinea il rapporto, “una serie impressionante di minacce è stata rivolta in particolare a sindaci che governano comuni calabresi (Isola Capo Rizzuto, Monasterace, Rosarno). Infine, per quanto concerne i dirigenti comunali, quelli più esposti sono i responsabili degli uffici tecnici, i comandanti della Polizia Municipale e i loro sottoposti, i responsabili dei settori rifiuti, sanità e controllo sugli abusivismi edilizi.
(fonte: Redattore Sociale)
Rosy Merola