Mafia: sciolto comune Saint-Pierre, VdA sotto choc
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Mafia: sciolto comune S. Pierre, VdA sotto choc. Testolin, dolore e rabbia. Libera, finita percezione isola felice
AOSTA, 7 FEB - E' sotto choc la Valle d'Aosta dopo lo scioglimento del Consiglio comunale e il commissariamento per 18 mesi di Saint-Pierre, paese con poco più di 3.000 abitanti alle porte di Aosta, per "infiltrazioni mafiose".
La decisione del Consiglio dei Ministri - a seguito dell'inchiesta Geenna della Dda che ha rivelato la presenza di una 'locale' della 'ndrangheta attiva nel capoluogo valdostano - era prevista ormai da settimane ma ha ugualmente sconcertato la comunità valdostana.
"La nostra Regione si risveglia oggi trasformata. Il dolore, la rabbia e la consapevolezza che questa ferita colpisce profondamente il nostro 'senso di appartenenza' non può però che spronarci a lavorare sin da subito con umiltà, onestà, serietà e coesione per allontanare dal nostro territorio ogni dubbio in merito all'operato delle nostre Istituzioni e ai valori nei quali da sempre si riconosce la nostra comunità" sottolinea il presidente della Regione, Renzo Testolin.
Aggiunge: "Non abbiamo bisogno di proclami e di sterili polemiche ma di impegno, correttezza e disponibilità a rimboccarsi le maniche, per far sì che la cicatrice creata da questa situazione possa essere attenuata nel tempo dai tanti comportamenti virtuosi e meritevoli". "Amarezza e delusione" anche per il sindaco di Saint-Pierre, Paolo Lavy: "Ribadiamo con forza la nostra estraneità a qualsiasi organizzazione criminale, siamo profondamente dispiaciuti per l'onta che la comunità di Saint-Pierre sta immeritatamente subendo". La commissione d'accesso antimafia si era insediata nell'aprile 2019, la relazione finale era stata consegnata nell'ottobre scorso.
Per Libera Vda "lo scioglimento del comune di Saint-Pierre decreta di fatto la fine della percezione della Regione Valle d'Aosta come un'isola felice". Le Sardine valdostane invitano la comunità "ad una profonda riflessione sul grado di infiltrazione della malavita organizzata nel tessuto istituzionale della nostra Regione".
Oltre a Saint-Pierre, era stata costituita una commissione antimafia per valutare anche la posizione del comune di Aosta: in questo caso il Viminale ha evidenziato che "non sussistono i presupposti di legge per giungere allo scioglimento del Consiglio Comunale e al conseguente commissariamento".