Mafia, ritirato il disegno di legge salva-Dell'Utri
Politica Lazio

Mafia, ritirato il disegno di legge salva-Dell'Utri

mercoledì 22 maggio, 2013

ROMA, 22 MAGGIO 2013 - “Dimezzare la pena per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa”. Era questa la proposta avanzata dal senatore campano del PDL Compagna, ora nel gruppo Autonomie e Libertà. Un disegno di legge che in pochi minuti è diventato bersaglio, giustamente, delle più pesanti critiche anche da personaggi dello stesso partito del senatore. È stato infatti Renato Schifani a chiedere al collega di ritirare la proposta (già definita salva-Dell’Utri poichè favorisce l'ex onorevole ora condannato per concorso esterno).

L’ex Presidente del Senato ha dichiarato in merito alla proposta di legge sul concorso esterno in associazione mafiosa «E’ stata presentata dal senatore Compagna a titolo personale, gli ho chiesto il ritiro tempestivo della proposta stessa ricevendone assicurazioni in tal senso, questa proposta di legge che non fa parte del programma del Popolo delle Libertà e come ha sottolineato lo stesso Compagna, che è del gruppo Gal e non del Pdl, è stata presentata a titolo personale».

Così nella serata di ieri, con una nota ufficiale il senatore Compagna, firmatario e autore della legge con cui si aboliva l’articolo 418 del codice Penale e si introducevano due nuove norme per ridurre la pena per il reato di concorso esterno, ha deciso di ritirare la proposta: «Non voglio creare problemi al rapporto tra Pd e Pdl, quindi la ragione per cui ritiro la mia proposta è soprattutto politica».

L’Associazione Nazionale Magistrati, tramite il suo presidente, Rodolfo Sabelli ha dichiarato a proposito del disegno di legge: «La proposta sul concorso esterno in associazione mafiosa segna un arretramento, un indebolimento del contrasto al crimine organizzato».[MORE]

Nei giorni in cui si commemora la strage di Capaci, forse è necessaria una riflessione in senso opposto. Bisogna accelerare i tempi e rafforzare leggi e norme per il contrasto alla criminalità organizzata e alla corruzione diffusa. Non è il caso di ricordare a 21 anni della strage, uomini come Falcone, morti nella lotta al crimine organizzato, con una legge che uccide e mortifica i principi base del contrasto alla mafia.

Ma Luigi Compagna non è nuovo a questo tipo di cronache. Nel 2009 fece discutere la proposta di un disegno di legge costituzionale, presentato insieme alla senatrice Franca Chiaromonte del PD, per ripristinare l'immunità parlamentare, abolendo la procedura esistente prima del 1993 con l'obbligo del magistrato di richiedere l'autorizzazione a procedere, disponendo la sospensione del procedimento penale a carico del parlamentare per tutta la durata del suo mandato

(foto da www.tempi.it)

 Sergio Sulmicelli


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