Mafia Capitale: Renzi commissaria il PD romano, Orfini nominato commissario
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ROMA, 04 DICEMBRE 2014 – E’ stata immediatamente commissariata la sezione romana del PD, rimasta in parte coinvolta nello scandalo dell’inchiesta su Mafia Capitale, che si è abbattuta in questi giorni i più alti vertici della passata amministrazione comunale e del mondo imprenditoriale capitolino.
Mafia Capitale: commissariato il Pd capitolino, spuntano dettagli sul libro paga di Carminati
Il Premier ha annunciato nella serata di ieri, durante la trasmissione Bersaglio mobile di La7, la sua intenzione di commissariare il Pd romano. «Sono sconvolto –ha dichiarato il numero uno del Partito Democratico– vedere una persona seria come il procuratore di Roma parlare di mafia è qualcosa che genera rabbia e amarezza. Certo, l'epicentro è l'amministrazione di Alemanno e rispetto il principio della presunzione di innocenza, però alcuni del Pd romano non possono tirare un respiro di sollievo: serve una riflessione profonda. Per questo ho accolto la disponibilità del segretario Cosentino, che è una persona seria, a fare un passo indietro. Il commissario sarà Orfini». Renzi ha poi proseguito, affermando: «Il Pd non aspetta le sentenze per capire cosa accade, chi del Pd si doveva dimettere si è già dimesso. Ma il quadro che emerge a Roma è sconvolgente: neofascisti, delinquenti della Magliana, mancano solo Jack lo Squartatore e il mostro di Loch Ness e poi ci sono tutti...». «Questo –ha poi concluso fieramente Renzi– è il governo che ha messo il pm Cantone all'Anticorruzione, ha commissariato il Mose ed è andato con la ruspa contro gli imbrogli dell'Expo».[MORE]
L’inchiesta su Mafia Capitale, esplosa in tutta la sua forza due giorni fa, ha quindi già costretto il Premier a dare un netto colpo di spugna alla sezione romana del partito democratico. Nel frattempo,sono emersi nuovi dettagli riguardanti il “libro nero” di Massimo Carminati: su libro paga dell’ex Nar e Banda della Magliana sarebbe scritto il nome di Franco Panzironi, ad dell'Ama vicino ad Alemanno, e di un importante dirigente di Legacoop.
(foto umbriadomani.it)
Elisa Lepone