M5s, Pizzarotti: "La procedura di sospensione non è legittima"
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PARMA - È un provvedimento di "assoluta iniquità, nullità e illegittimità, così come l'infondatezza degli assunti in esso contenuti". Federico Pizzarotti, sospeso dal M5S per non aver comunicato ai vertici del suo partito di essere indagato per abuso d'ufficio, è intervenuto in conferenza stampa per rendere pubbliche le controdeduzioni che aveva precedentemente inviato via mail allo staff di Milano. [MORE]
Il sindaco di Parma vuole chiarire, con un documento di cinque pagine, che "il non statuto è l'unico documento riconosciuto come regolamento, non si parla di sospensione ma di requisiti che noi abbiamo saldamente rispettato, tutti. Non si è violato nessuno di questi principi. Poi c'è un regolamento, non votato da assemblea" ed è dunque "come non esistesse, non ha validità, e quel che viene regolato in quel documento non è stato comunque violato".
Per quanto riguarda il motivo del contendere, ovvero l'avviso di garanzia, il primo cittadino della città emiliana afferma: "Abbiamo tutelato i diritti costituzionali degli indagati e colloquiato con la magistratura per chiarire la nostra posizione nell'indagine. Nessuno ha sottaciuto l'avviso di garanzia, che era un atto dovuto". Nel suo lungo intervento sottolinea come nessun membro del direttorio lo abbia contattato: “Paradossale ma nessuno mi ha chiamato in questi dieci giorni, cosa che sarebbe stata corretta e doverosa. Allora queste risposte vanno soprattutto ai cittadini e a gli attivisti".
"Serve chiarire – continua Pizzarotti – rifondare, ritrovare la modalità con cui applicare le regole che devono essere uguali per tutti. Non possiamo essere quelli che dicono agli altri di rispettare le regole e essere i primi che non le hanno chiare".
"Se sarà revocata la mia sospensione - afferma - io sarò felicissimo di rimanere e far parte a pieno titolo del M5s". Sulla possibilità di fondare un altro partito insieme agli altri espulsi dal Movimento dichiara: "Mai avuto la volontà di uscire dal M5s ma quel che è successo non può essere cancellato con un colpo di spugna, serve una riflessione. Tanti altri fatti in passato sono stati liquidati con troppa facilità"
(fonte immagine unita.tv )
Giuseppe Sanzi