M5s, da oggi gli iscritti votano sulle nuove norme: legalizzano Grillo come Capo politico
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ROMA, 27 SETTEMBRE- Hanno oggi inizio le votazioni -che si chiuderanno il 26 ottobre- per consentire a tutti gli iscritti del MoVimento 5 Stelle di decidere se e quali modifiche apportare al ‘’Non Statuto’’ e al Regolamento del MoVimento 5 Stelle, è quanto si apprende da un post pubblicato nella giornata di ieri sul blog pentastellato. Le votazioni costituiscono un’occasione per la maggior parte degli elettori grillini (possono votare solo gli iscritti entro l’1 gennaio 2016 e abilitati al voto con documento certificato) di avere voce in capitolo riguardo alle decisioni sulla modifica delle regole comuni del Movimento.[MORE]
Dal post si apprende che i quesiti della votazione sono tre: ’’Ogni iscritto è chiamato a decidere se vuole modificare il Non Statuto con il nuovo testo aggiornato; vuole modificare il Regolamento del MoVimento 5 Stelle con uno dei due testi proposti; nel caso si modifichi il Regolamento, quale dei due testi proposti preferisce utilizzare’’.
Procedendo per ordine, la modifica del Non Statuto prevede la sua integrazione con il Regolamento ’’recependone le regole tra i principi modificati’’. Riguardo al secondo punto, il nuovo testo del Regolamento consentirebbe a tutti gli iscritti di proporre in futuro modifiche allo stesso e modificherebbe la procedure sulle espulsioni tramite un elenco dei comportamenti sanzionabili, la previsione di sanzioni differenziate, l’attribuzione della decisione ad un organo terzo composto da portavoce e, il punto che ’’legalizza’’ Grillo come Capo politico, ’’lasciando a Beppe Grillo, in qualità di garante del M5S, le sole facoltà di annullare le sanzioni e di sottoporre la decisione ad una votazione on line degli iscritti’’.
Giungendo al terzo punto, che potrebbe smuovere o meno la situazione di Pinzarotti, si vota per un Regolamento con o senza espulsioni: nel primo caso si mantiene la possibilità di disporre le espulsioni ma salvaguardando le eventuali applicazioni di altre sanzioni, come la sospensione, in casi meno gravi; nel secondo non è prevista la possibilità di espulsione e ’’prevede come sanzioni disciplinari il richiamo, la sospensione sino a 24 mesi e, nei casi di perdita dei requisiti di iscrizione, la sospensione a tempo indeterminato’’.
Maria Azzarello