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ROMA, 3 GENNAIO - Si voterà dalle 10 di oggi fino alle 19 per il codice etico stilato da Beppe Grillo circa l’eventuale coinvolgimento dei rappresentanti del Movimento all’interno di vicende giudiziarie. Il codice, presentato ieri sul blog del garante, sarà sottoposto al voto degli iscritti a partire dal 1 luglio 2016 con documento certificato. In caso di voto positivo, il codice verrà così ratificato ed entrerà in vigore.[MORE]
Come ricordato ieri, la grande novità è legata alla nuova inedita impronta garantista del MoVimento, che tuttavia accentua pesantemente i poteri degli alti vertici, in particolare quelli relativi alla figura del garante. Pur infatti non scattando l’automaticità della sanzione in caso di indagini o avvisi di garanzia, potranno essere effettuate valutazioni ad opera degli alti vertici in base alla gravità della vicenda. Si distinguerà dunque caso per caso.
La notizia del codice etico a cinque stelle ha letteralmente scatenato il mondo del web e le reazioni della politica. Boccia letteralmente il codice, attraverso una nota, l’ormai ex cinque stelle e sindaco di Parma, Federico Pizzarotti: «Oggi, a distanza di sei mesi, è arrivata la conferma di quanto ho sempre fatto notare. Chi tace, piega la testa e non sa formulare un benché minimo pensiero critico è solo uno yesman. E oggi continuo a vedere molti yesman, ma pochi politici con una loro coerenza e una loro autonomia».
Durissimo il Pd, che contesta il codice ‘ad personam’: «Che vergogna senza fine il M5S. Ora Beppe Grillo si inventa l’ultima delle sue beffe rivolta ai cittadini del paese. Dopo questo nuovo strumento, impossibile non pensare che da un momento all’altro possa arrivare qualcosa di giuridicamente pericoloso per la sindaca di Roma Raggi. Niente è a caso in quel movimento, hanno paura di perdere Roma ma sanno che la cara Virginia si trova dentro un possibile problema legale. A pensare che dicevano che il Pd doveva mandar via tutti gli indagati, come mai invece i loro devono essere considerati e giudicati uno per uno?» -ha affermato Ileana Argentin in una nota.
In attesa della ratifica, le polemiche sono destinate a proseguire. Molte ve ne sono state ieri, con le accuse di incoerenza rispetto alle precedenti affermazioni di M5S (su tutte quella di Luigi Di Maio, che definiva ridicola quella ‘autosospensione’ ora presente nel codice) e rispetto all’atteggiamento intrapreso nei confronti degli altri partiti politici, nessuno escluso.
Si voterà anche per il quesito energia: «Sei d’accordo con lo stop di importazione dell’energia nucleare durante l’arco di legislatura di governo nel M5S?» Ma è certo che ben più rilevante sarà capire cosa penseranno gli eletti del neonato codice.
foto da: infooggi.it
Cosimo Cataleta