M5S cambia simbolo e rilancia: "Saremo prima forza politica"
Politica Lazio

M5S cambia simbolo e rilancia: "Saremo prima forza politica"

venerdì 19 gennaio, 2018

ROMA, 19 GENNAIO – In diretta streaming dal Viminale, Luigi Di Maio, Beppe Grillo e Davide Casaleggio hanno ufficializzato il cambio del logo del “Movimento”: il nuovo simbolo, il terzo della serie, accompagnerà i candidati pentastellati nel corso della prossima campagna elettorale ed il 4 marzo sarà presente sulle schede accanto all’ormai tradizionale denominazione, che resta invece immutata. [MORE]

Rispetto alle Politiche del 2013, nella parte inferiore del nuovo logo compare la scritta “ilblogdellestelle.it”, la quale va a rimpiazzare il precedente indirizzo web “movimento5stelle.it” che figurava fino ad oggi (a sua volta inserito in sostituzione della prima dicitura, “beppegrillo.it”). Si tratta del nuovo sito della galassia web pentastellata, legato sempre alla piattaforma “Rousseau”, facente capo alla famiglia Casaleggio. Si vocifera che il cambio testimoni l’ormai imminente distacco del partito dal blog di Beppe Grillo, pur trattandosi di un indirizzo internet nato nell’aprile del 2016, subito dopo la scomparsa del co-fondatore Gianroberto Casaleggio. Al momento, comunque, il contrassegno depositato è ufficialmente rappresentativo della nuova associazione, nata con Di Maio in qualità di “capo politico” e Grillo in quella di “garante”.

“Sarà il simbolo della prima forza politica”, ha dichiarato compiaciuto proprio il neo-capo politico del Movimento, cedendo poi la parola al fondatore che ha risposto alle domande dei cronisti presenti. “In caso di vittoria, quello del Movimento 5 Stelle sarà un governo tecnico-politico, perché dietro ad un politico c’è sempre un tecnico” – come ha ricordato Grillo, che ha poi provato a chiarire: “Se faremo alleanze, anche con il PD? Sono domande senza senso, è come dire che un giorno un panda può mangiare carne cruda. Noi mangiamo solo cuore di bambù”. Commentando invece l’ipotesi, proposta da Berlusconi, di Salvini al Ministero degli Interni, l’ex-comico si è limitato a dire: “Sembra l’inizio di un capitolo di fantascienza”. “Non esistono forze politiche a questo voto, noi siamo l’unica forza politica nuova” – ha infine chiosato il garante prima di motivare i suoi uomini di fiducia davanti alle telecamere: “ Siamo nella fase adulta del movimento. Guardate quanto sono belli i miei!”, rivolgendosi a Casaleggio e Di Maio.

Tali dichiarazioni sono state rilasciate da Grillo all’uscita del Viminale, dopo aver respinto un primo assalto dei giornalisti mentre era in coda per il deposito del simbolo insieme al Deputato Alfonso Bonafede ed alla responsabile della comunicazione Ilaria Loquenzi, oltre agli altri due leader citati. “Dai, Casaleggio! Guarda dritto nella telecamera, che così prendiamo due milioni di voti in più” – si era limitato ad affermare, mostrando di non aver perduto la verve da comico. Pochi istanti dopo, invece, ritrovandosi in fila ai tornelli accanto al Senatore leghista Calderoli, con cui ha scambiato alcune chiacchiere e battute, ha provato a smarcarsi e prendere le distanze asserendo laconicamente: “Loro non sono come noi”.

Dopo aver presentato il simbolo, però, il candidato premier Di Maio è tornato improvvisamente al Viminale, avvisato probabilmente dal Sen. Crimi di un qualche problema nella documentazione allegata al deposito dei contrassegni elettorali. Poco dopo che Grillo e Di Maio avevano lasciato il Dicastero, infatti, un commesso del Ministero si era avvicinato a Crimi chiedendogli di effettuare verifiche su un “piccolo problema”, probabilmente una firma mancante sui documenti. Il simbolo del Movimento 5 Stelle era stato regolarmente affisso nella bacheca, ma Di Maio è stato costretto a tornare al Viminale per verificare e risolvere la situazione, allontanandosi poi da un’uscita posteriore senza fornire ulteriori spiegazioni.

La mossa a sorpresa del cambio di simbolo, non annunciata nel nuovo statuto, oltre a certificare l’evoluzione del M5S, è anche volta a mettersi al riparo dalla valanga di ricorsi presentati dall’Avv. Lorenzo Borrè. Quest’ultimo, tra le altre cose, chiede ai giudici di inibire l’utilizzo di nome e logo tradizionali del movimento, a tutela dei numerosi iscritti fuoriusciti nel corso degli anni, i quali non intendono trasmigrare nella nuova associazione ma si sentono ancora rappresentati dai simboli originari.

 

Francesco Gagliardi

 

Fonte immagine: ansa.it


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