L’Uniter riprende le attività culturali interrotte per il coronavirus attraverso incontri virtuali
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LAMEZIA TERME (CZ), 8 MAG - Dopo una lunga pausa forzata , l’Uniter di Lamezia Terme ha deciso di riprendere a distanza le attività culturali interrotte quasi due mesi fa a causa della pandemia che ha seminato e continua a seminare terrore e morte in tutto il mondo. «Al centro delle iniziative culturali – dichiara la presidente Costanza Falvo D’Urso - c'è la necessità di ripristinare in qualche modo i nostri contatti attraverso i social media, facebook e whatsapp in considerazione del protrarsi del distanziamento sociale e di continuare a mantenere attivi i soci e vivi i loro interessi. Gli incontri – continua la presidente - si svolgeranno a distanza adottando tutte le misure anticoronavirus previste per evitare il diffondersi del virus. Al momento si procederà riallacciandoci puntualmente agli incontri già articolati nel programma del corrente anno sociale e svolgendo le tematiche scelte con i relatori stabiliti anche se in tempi più ristretti».
La presidente, sperando che l’iniziativa abbia un felice esito, intende portarla avanti anche in estate tentando di recuperare il tempo perduto e almeno una parte delle attività programmate. Per il momento si inizierà con l’appuntamento virtuale che avrà luogo lunedì 11,alle ore 17.30, con il documentarista Ivan Comi che presenterà la sua opera “ I Fari della Calabria-Tra natura e archeologia” attraverso un video. Il faro, in senso figurato, è luce inetriore che rischiara i tristi pensieri di questi giorni carichi di paura e preoccupazioni. « Sono convinta - precisa la presidente - che l’argomento ci fornirà una certa carica di serenità immaginando panorami mozzafiato che si possono ammirare dai fari della Calabria.
Bisogna ricordare però, prescindendo dal significato simbolico, che i fari per secoli sono stati strumenti indispensabili per i naviganti e se oggi il progresso tecnologico ne ha ridotto l’utilità non ne ha cancellato la storia di cui sono ricchi e che ha portato un rinnovato interesse a livello turistico, se convertiti in musei, in sedi di associazioni importanti, in resort e luoghi di svago». Seguirà il secondo appuntamento mercoledì 13 maggio, sempre alle ore 17.30, con la professoressa Gabriella Colistra che relazionerà su un fatto realmente accaduto in Puglia nel secondo dopoguerra relativo ad un brutale assassinio avvenuto durante un comizio del famoso sindacalista Giuseppe Di Vittorio. Simile all’episodio pugliese è il terribile fatto di sangue avvenuto a Bronte e raccontato da Verga nella novella Libertà a conferma che le tematiche storico-sociali, che fanno nascere le lotte di classe in tempi difficili, si ripetono quasi identiche ieri come oggi.
Il terzo incontro sulla creatività, innovazione e discriminazione di genere, è fissato per Venerdì 15 maggio alle ore 17.30 con il professor Francesco Calimeri. «Definire oggi il concetto di creatività - spiega la presidente - per me è un compito arduo, ma non per il professor Calimeri che ci aiuterà a comprendere l’evoluzione continua della rappresentazione della creatività che si arricchisce dell’apporto innovativo di diverse discipline, presenti nel panorama culturale nazionale e mondiale, come sociologia, psicanalisi, psicologia cognitiva, psicologia sociale e altre. Approssimativamente posso dire che la creatività è un fenomeno soggettivo che diviene sempre più un processo complesso che coinvolge l’innovazione. Innovare significa introdurre qualcosa di nuovo nella vita qutidiana, ma perché le innovazioni si realizzino concretamente è necessario che chi ha esperienza abbia anche capacità e potere di avviare il processo innovativo per il bene comune».
Lina Latelli Nucifero
Foto: Costanza Falvo D’Urso