Luigi Ciambrone: "Il pasticciaccio di via S.Nicola non ci appartiene"
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
Catanzaro 9 aprile 2012 - A seguito dell’Assemblea congiunta dell’Associazione “AREA LIBERALE PER FINI” e del Circolo Territoriale Catanzaro FLI, che con l’approssimarsi delle elezioni amministrative hanno deciso di non essere “testimoni attivi di un suicidio politico”, prendendo le distanze dall’aggregazione di centro e dal suo candidato a Sindaco, si sono registrate scomposte reazioni animate dalla sola vena polemica tendenti a danneggiare la mia persona (per cui riservo le più opportune tutele in separata sede).
Dopo essermi imposto, per settimane, il no comment ora mi vedo costretto a precisare i termini della vicenda che vede con me un Gruppo importante di FLI .
Ribadiamo, con forza e convinzione, la nostra presa di distanza, non dal Partito, ma dal locale progetto di “aggregazione di centro”, che non è il c.d. “Terzo Polo”, che è stato condotto dalla dirigenza regionale e provinciale senza alcuna condivisione e democraticità. Di recente molti sono andati via dichiarando che il FLI Calabria è “un partito caserma” ma noi siamo rimasti, e non abbiamo alcuna intenzione di lasciare, al fine di far prevalere la logica della dialettica interna che deve animare ogni partito. [MORE]
Certamente, ad esempio, le recenti nomine dei tre vice coordinatori regionali, fatti senza alcuna discussione e partecipazione, non aiuta a far superare questo difficile momento che vede impegnata la città capoluogo di regione in delicate elezioni amministrative. Noi abbiamo aderito a Futuro e Libertà per l’Italia proprio per quel dito alzato e per la frase del Nostro Presidente FINI “e ora che fai? Mi cacci?” e le prese di posizione e le decisioni personalistiche che abbiamo dovuto registrare, ma non subire, non fanno altro che tradire lo spirito originario del movimento. A Catanzaro, ma senza davvero polemica alcuna, tutti i dirigenti provinciali che hanno concepito, gestito e partorito il progetto centrista hanno ritenuto di non candidarsi e non si comprende perché dovessi essere io a far da capolista e i miei amici di “Area Liberale per FINI” e del Circolo Territoriale FLI Catanzaro a doverlo fare da candidati “al buio”, pur non avendo avuto la possibilità di interloquire sul progetto politico. Sino a quando saremo costretti (e siamo ben 500 tesserati solo sulla città di Catanzaro) a dover prendere atto della mancanza di democraticità e di condivisione delle scelte non possiamo far altro che ribadire la nostra posizione chiara, forte e coerente: il “pasticciaccio di via S. Nicola” non ci appartiene. Siano i loro padri putativi a sostenerlo e a fargli raggiungere, se riusciranno ad intercettare il consenso dei cittadini elettori, significativi traguardi per come hanno “garantito”. Con queste doverose delucidazioni intendo chiudere ogni polemica in quanto non è mia intenzione rispondere ad una eventuale nuovo attacco alla mia persona, e al numeroso Gruppo che ha in me un punto di riferimento in FLI, proprio per non prestare il fianco a chi dopo aver effettuato l’”inchino” (non rappresentando questo progetto locale né Rutelli, né Casini e nemmeno il nostro Presidente Fini) ed aver colpito gli scogli ha già provveduto ad abbandonare la nave lasciando i passeggeri a bordo. Noi di AREA LIBERALE PER FINI e del Circolo Territoriale FLI Catanzaro ci sentiamo come il comandante della Capitaneria di porto di Livorno che allo Schettino di turno gli annunciava che la tragedia era in atto e gli intimava di tornare a bordo! Al fine di non alimentare, inconsapevolmente, odiose strumentalizzazioni tengo a precisare che tale presa di posizione non coinvolge in alcuna maniera “Obiettivo Futuro”, in cui mi pregio di ricoprire la carica di Presidente dell’Assemblea regionale oltre ad esserne un padre costituente, dell’amico coordinatore regionale Francesco GRANDINETTI. Lo stesso GRANDINETTI, con cui abbiamo condiviso pochi giorni addietro la gioia e la soddisfazione per il fatto che il Presidente FINI gli ha conferito il nuovo ed importante incarico nazionale, si era già espresso personalmente in qualità di delegato nazionale per il Terzo Polo e non per l’Associazione “Obiettivo Futuro” che sulle elezioni amministrative non ha tenuto alcuna assemblea al riguardo non avendo interesse diretto e forza incisiva nella città capoluogo a differenza di “Area Liberale per FINI” e del Circolo Territoriale FLI che ha in Catanzaro la sua genesi e storia. Non volendo assurgere al ruolo, a noi non congeniale, della Cassandra di turno, che vaticinò la caduta di Troia, siamo sempre più convinti che il consenso dell’Associazione vada riconosciuto a quegli uomini che hanno dimostrato di sapere utilizzare le risorse comunitarie e di trasformarle in infrastrutture fondamentali per lo sviluppo. Adesso è venuto il momento di tacere, tutti, e lasciare parlare i cittadini elettori della città di Catanzaro dove noi viviamo quotidianamente i suoi problemi a differenza di altri che concepiscono “strategie in vitro” e a distanza. Al dopo elezioni un franco e leale confronto interno, in una Assemblea regionale, che abbiamo già chiesto ai vertici nazionali del Partito che sono consapevoli della situazione calabrese e cittadina del Partito.
Luigi Ciambrone
Presidente Nazionale “Area Liberale per FINI”
Coordinatore del Circolo Territoriale FLI Catanzaro
FLI CALABRIA