Lugo, ex infermiera condannata all'ergastolo: nuova accusa di omicidio volontario

giovedì 17 novembre, 2016

LUGO, 17 NOVEMBRE 2016 - Daniela Poggiali, l'ex infermiera dell'ospedale di Lugo, nel Ravennate, già condannata all'ergastolo in primo grado per la morte di una paziente 78 anni con un'iniezione letale di potassio, si sarebbe macchiata di un altro omicidio. Da quanto appreso dalle agenzie di stampa, la donna, anni 44, è accusata di aver ucciso il novantacinquenne Massimo Montanari, deceduto il 12 marzo 2014. Il fatto sarebbe stato commesso nel reparto dove la Poggiali prestava la sua attività di infermiera.

Una morte, quella di Montanari, avvenuta in circostanze sospette secondo la Procura di Ravenna, che ha notificato alla donna, qualche giorno fa, l'avviso di conclusione delle indagini. Anche per questa vicenda, l'ipotesi avanzata dagli inquirente è che l'ex infermiera, attualmente in carcere a Bologna, abbia somministrato all'anziano un'iniezione di cloruro di potassio, in dose eccessiva, rivelatasi fatale.[MORE]

Per quanto riguarda il movente, potrebbe esserci una motivazione personale che avrebbe indotto la donna a compiere il gesto. Risulta possibile, che il novantacinquenne, titolare di un'azienda metallurgica, avesse licenziato l'ex convivente della Poggiali e lei, sembrerebbe essersi recata negli uffici dell'impresa il 3 giugno 2009, rivolgendo minacce di morte a Montanari e alla sua segretaria personale.

L’anziano era stato ricoverato il 6 marzo 2014 per uno scompenso cardiaco, a Lugo, nel reparto di Medicina interna. Dopo una settimana di ricovero e quando le condizioni del quadro clinico dell'uomo erano migliorate, sembra che la Poggiali si sia sostituita con insistenza a una collega per somministrare al Montanari le terapie farmacologiche.

Luigi Cacciatori

Immagine da quotidianoinfermieri.blogspot.it

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