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PERUGIA, 23 FEBBRAIO 2012 – Illustrati oggi da Fabrizio Cuneo, comandante regionale della Guardia di Finanza, i dati relativi alla lotta all’evasione fiscale nel 2011. Risultati positivi che fanno ben sperare e che sembrano sottolineare un trend positivo nella nostra regione. La crescente “ allergia “, come l’ha definita lo stesso comandante, “ ai furbi e agli evasori “ che si starebbe diffondendo tra i cittadini. Negli ultimi 11 mesi la Gdf ha effettuato numerosi blitz ma soprattutto ha messo in opera una rete di intelligence che ha portato alla scoperta di 188 evasori totali per una base imponibile di 240 milioni di euro che salgono a 400 milioni se si considera il totale degli evasori nella nostra regione.
I numeri della lotta all’evasione operata nel 2011 sono i seguenti. 498 sono state le verifiche fiscali operate dalle fiamme gialle, 1.560 i controlli che hanno portato alla luce violazioni in materia di imposte dirette per 331 milioni di euro.[MORE] Scoperti 188 evasori totali o paratotali e 957 lavoratori in nero ( nel 2010 il numero era di 1.236 ). Risulta stabile il dato sulla mancata emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale ( 1.278 ). “ Registriamo in Umbria una crescente allergia all’evasione fiscale da parte della cittadinanza e delle imprese oneste: specie in questo periodo di crisi in cui il benessere si riduce c’è più intolleranza verso i furbi “ queste le parole di Cuneo che non ha mancato di sottolineare come molto si deve al lavoro di prevenzione e sensibilizzazione fatto nelle scuole, nelle università e con l’ordine dei commercialisti. Molto del lavoro è stato fatto nel cercare di combattere quella che possiamo definire come “ concorrenza sleale “ in funzione della tutela dell’economia legale. Gli strumenti utilizzati sono analisi delle banche dati e controlli materiali effettuati sul territorio dagli uomini della finanza. Uno strumento di grande efficacia utilizzato in particolar modo nell’ultimo anno è il cosiddetto “ sequestro per equivalente “ . Quando viene scoperto un evasore oltre alla segnalazione alla Agenzia delle Entrate scatta la richiesta al magistrato per il sequestro di beni mobili e immobili per un valore equivalente a quello evaso. L’utilizzo di questo metodo ha fatto si che nel 2011 venissero sottratti soldi,azioni, case e altri immobili a presunti evasori per un valore stimabile intorno ai 3 milioni e 670 euro. Dobbiamo ricordare che, in caso di condanna, il sequestro preventivo si trasforma in confisca vera e propria.
Il lavoro della Gdf non è stato solo mirato alla lotta all’evasione fiscale. Numerose sono state le operazioni portate a termine dagli uomini agli ordini del comandante Cuneo. 114 accertamenti patrimoniali, 5 ispezioni anti-riciclaggio, 3 arresti per usura, 28 kg di droga e 170 mila prodotti contraffatti sono stati sequestrati nell’ambito di operazioni che hanno portato nel primo caso a 91 arresti e nel secondo a 32 denunce. “ Proseguiremo in questa direzione. Insisteremo sulla prevenzione e lotta contro tutti i fenomeni criminali legati alle transazioni finanziarie e, comunque, a tutela del libero mercato e della concorrenza. Ma anche nella lotta al traffico internazionale di stupefacenti e agli altri reati. L’Umbria è una terra con una buona base di legalità che va tuttavia rafforzata e per questo lavora la guardia di finanza”. Queste le parole con cui ha concluso il suo intervento il comandate Cuneo che, nelle prossime settimane, lascerà l’Umbria per andare a comandare la Guardia di Finanza della regione Sicilia. Gli ottimi risultati raggiunti faranno da base al lavoro di chi proseguirà con il conforto di sapere che la grande maggioranza dei cittadini si è dimostrata insofferente ai fenomeni di evasione e illegalità fiscale.
Daniela Dragoni