L'ospedale non è attrezzato, trasportata a Messina perde il feto all'ottavo mese
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LIPARI (MESSINA), 11 MARZO 2012 – Questa mattina i carabinieri, su disposizione della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno acquisito la cartella cartella clinica della 29enne partoriente – ora fuori pericolo – che ha perso il bambino all'ottavo mese di gravidanza, dopo che per lei si era reso necessario il trasporto mediante l'elisoccorso del 118 all'ospedale “Papardo” di Messina, maggiormente attrezzato per emergenze di questo tipo.
L'indagine dovrà ora concentrarsi principalmente sulla tempistica, in modo da poter accertare non solo se il feto era già privo di vita al momento dell'arrivo in ospedale ma – soprattutto – se l'arrivo dei soccorsi è stato tempestivo.
Proprio su quest'ultimo aspetto è intervenuto Mariano Bruno, sindaco di Lipari, attraverso una lettera al governo, chiedendo l'avvio di un'inchiesta ministeriale e l'intervento dell'assessore regionale alla Salute Massimo Russo, artefice nei mesi scorsi del piano di razionalizzazione sanitaria che ha portato alla cancellazione di ventitré punti nascita nelle isole Eolie. «È un evento gravissimo la cui causa potrebbe essere il mancato intervento assistenziale, ascrivibile al cattivo funzionamento delle apparecchiature sanitarie e nel ritardo dell'elicottero. Nonostante le reiterate richieste» - ha concluso il sindaco - «a Lipari non è stato mai ripristinato il punto nascita. La gravità del caso impone che siano valutati i diritti costituzionalmente garantiti a tutela della persona e della vita». [MORE]
In attesa di capire in che direzione saranno dirette le indagini delle forze dell'ordine, l'Azienda sanitaria provinciale di Messina ha aperto un procedimento interno volto ad accertare «eventuali anomalie e/o criticità che a prima vista non sembrano riscontrarsi».
(foto: sicilianews24.it)
Andrea Intonti