L'Onu agli Usa: "Guantamo viola la legge internazionale". Chiesta la chiusura della base prigione
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WASHINGTON, 5 APRILE 2013 – Navi Pillay, commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, ha di nuovo chiesto al governo statunitense la chiusura della base di Guantanamo, una struttura detentiva statunitense di massima sicurezza situata sull’isola di Cuba.
Per la Pillay il fatto che la prigione, creata per la detenzione di sospetti terroristi, sia ancora aperta e in funzione costituisce una «chiara violazione della legge internazionale».[MORE]
Il commissario ha dichiarato di essere «profondamente delusa» dal fatto che, «nonostante i ripetuti impegni presi per farlo», il governo statunitense non abbia ancora chiuso il campo di prigionia, la cui sola esistenza «mette gravemente in dubbio la posizione degli Stati Uniti come difensore dei diritti umani e indebolisce il ruolo di Washington quando affronta temi di diritti umani in altre parti del mondo».
Obama aveva dichiarato, nelle settimane iniziali del suo primo mandato, di essere intenzionato a chiudere la base di Guantanamo ma, stando alle recenti dichiarazioni del suo portavoce, le forti obbiezioni del Congresso sono il primo di una serie di ostacoli da superare per concretizzare la chiusura della struttura.
«Dobbiamo esser chiari in questo: gli Stati Uniti sono in una chiara violazione non solo degli impegni presi, ma anche della legge internazionale e degli standard che sono obbligati di rispettare». Ha ribadito la Pillay, che chiede agli USA un primo passo per riuscire a risolvere l'incresciosa ed intricata vicenda: il rilascio di tutti i detenuti che sono stati esonerati dall’aver avuto un ruolo nella guerra al terrorismo.
Al momento, all’Onu non resta altro da fare che aspettare la prossima, attesissima mossa del governo statunitense.
(fonte www.lastampa.it)
(foto www.dirittodicritica.com)
Elisa Lepone