Lombardia, Referendum sulla legge Merlin: il no degli "alfaniani"
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Lombardia, Referendum sulla legge Merlin: il no degli "alfaniani"

martedì 3 dicembre, 2013

MILANO, 03 DICEMBRE 2013 – Sulla proposta di porre in essere un referendum per cancellare – anche solo parzialmente – la legge Merlin, avanzata dalla Lega e Forza Italia in Regione Lombardia, si spacca il centrodestra. Infatti, a dire no sono gli “alfaniani”, capeggiati da Roberto Formigoni.

«Un’iniziativa propagandistica. Il referendum costa agli italiani circa cinquecento milioni di euro, chi ci tiene tanto presenti una proposta in Parlamento», ha sentenziato l’ex governatore lombardo. Sulla stessa lunghezza d’onda gli altri alfaniani, aderenti al Nuovo Centrodestra.  Questo, al margine della presentazione ufficiale della proposta fatta ieri idai promotori dell’abrogazione, i quali volevano rivolgersi – attraverso lo strumento del referendum - ai cittadini al fine di «eliminare quelle parti della legge che sanzionano i proprietari e gli affittuari di immobili in cui viene esercitata la prostituzione (mantenendo, invece, i reati di induzione e sfruttamento della prostituzione)». [MORE]

Per il il capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo: «Sono cattolico ma da cattolico dico che deve essere affrontato questo problema, senza ipocrisie». Invece, Giulio Gallera (Fi), si è soffermato sull’aspetto economico: «Prevedendo un’attività legale e fatturata arriverebbero nelle casse dello Stato delle cifre pari a una manovra finanziaria». Secondo Viviana Beccalossi (Fratelli d’Italia): «La prostituzione potrebbe essere organizzata attraverso cooperative autogestite» . Infine, Stefano Bruno Galli (Lista Maroni) ha concluso: «La giurisprudenza riconosce la prostituzione come un’attività commerciale e quindi deve essere tassata».

REPLICA CENTROSINISTRA - A tal riguardo, netta l’opposizione di centrosinistra. «La Lega è ossessionata dalla propaganda e dalla visibilità mediatica, vorremmo che lo stesso impegno che pone sull’abolizione della legge Merlin lo mettesse sulle questioni concrete che riguardano il contrasto alla violenza sulle donne, su cui il centrodestra ha sempre fatto molta fatica a stanziare le risorse necessarie», ja puntualizzato il capogruppo Pd, Alessandro Alfieri, mentre Lucia Castellano della Lista Ambrosoli, tirando in ballo Matteo Salvini: «Capiamo che sia in corsa per la segreteria della Lega, ma questa è davvero questione troppo seria per farne una boutade da campagna elettorale».

(Fonte: Corriere della Sera)

Rosy Merola


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