Lombardia: Fim Cisl, metalmeccanica in crisi: +43% licenziamenti dall'inizio dell'anno
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MILANO, 19 LUGLIO 2013 – Sempre più in crisi l'industria metalmeccanica lombarda. È quanto emerge dal 35mo rapporto semestrale sulle situazioni di crisi del settore, diffuso dalla Fim Lombardia, il sindacato della Cisl dei metalmeccanici, presentato ieri. Cifre preoccupanti:+43% rispetto a fine 2012 i licenziamenti nelle piccole aziende.
In particolare, nel primo semestre del 2013, sono ancora 2.819 aziende e 61.770 lavoratori coinvolte dalla crisi. Inoltre, secondo il sopraindicato rapporto, sono ben 173 le imprese che nel primo semestre di questo anno hanno avviato nuove procedure di mobilità per 3.368 lavoratori. Sale anche la percentuale (+5%) delle aziende che fanno ricorso alla cassa integrazione ordinaria (cigo): 1.714 nel semestre, con 39.882 lavoratori interessati (+3,75% su base annua). [MORE]
Stesso trend anche per il ricorso alla cassa integrazione straordinaria (cigs): +33,91% le aziende a cui corrispondono 18.520 lavoratori (+2,88% rispetto al periodo precedente). Per quanto riguarda la mobilità, 173 aziende (139 nel semestre precedente) hanno proceduto a nuovi licenziamenti per 3.368 lavoratori, con un aumento del 42,35% nel dato tendenziale annuo.
Come ha dichiarato Nicola Alberta, segretario generale Fim Lombardia: «L'utilizzo crescente di cassa integrazione straordinaria e di mobilità dimostra la persistenza di uno zoccolo preoccupante di crisi di natura strutturale, con sospensioni di lungo periodo e assenza di prospettive».
In merito ai licenziamenti, per il Rapporto Fim Lombardia, questi derivano soprattutto da crisi con riduzione del personale (per il 65,6% dei casi) e per una quota rilevante da cessazioni di attività o fallimenti (per il 34,3%). Inoltre, continua il ricorso ai contratti di solidarietà: 60 le aziende e 6.011 i lavoratori coinvolti nell'ultimo semestre. Si portano a 398 gli accordi di contratti di solidarietà stipulati dal 2011 in Lombardia per 49.776 lavoratori. «Segno del consolidarsi di una nuova importante attenzione per questo strumento di tutela dell'occupazione nella gestione della crisi», conclude la Cisl.
(fonte: Asca. Foto: ilgiorno.it)
Rosy Merola