Coisp: "Lo Stato impedisca la vendita dei volantini delle Brigate rosse"
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ROMA, 24 MARZO 2012 - Il Coisp ha diffuso il seguente comunicato stampa. “Curiosamente non registriamo alcun intervento o commento alla notizia che la prossima settimana saranno venduti all’asta i volantini messi in circolazione dalle Brigate rosse, compreso quello che sancì la morte di A. Moro. Nulla, neppure una piccola dichiarazione dei soliti commentatori a tutti i costi. Forse vuol farsi passare come normale una cosa che invece è vergognosa, oltre che pericolosa e irriguardosa per chi venne massacrato in nome di un pensiero politico che nascondeva solo cieca violenza”. [MORE]
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, torna ad intervenire a proposito dell’asta che si terrà giovedì prossimo nella sede milanese della Bolaffi, dove saranno messi in vendita diversi volantini che le Brigate Rosse distribuivano nelle fabbriche a Torino o nel corso di manifestazioni dell’estrema sinistra, in cui è racchiuso gran parte del pensiero dell’organizzazione terroristica, ed anche il testo del comunicato numero 6 del 15 aprile 1978, scritto dalle Brigate Rosse durante il rapimento di Aldo Moro, nel quale si legge:“L’interrogatorio al prigioniero è terminato. Per quel che ci riguarda il processo finisce qui. Aldo Moro è colpevole e viene pertanto condannato a morte”, che fu seguito dall’assassinio dello statista, fatto ritrovare cadavere nel bagagliaio di una Renault 4 rossa, parcheggiata in Via Caetani, a Roma.
“Diamo per scontato – aggiunge Maccari - che i rappresentanti Istituzionali non si siano ancora fatti sentire per i troppi impegni che li assillano, ed ai più distratti ci rivolgiamo ora noi, in via diretta, per chiederne un intervento deciso al fine di evitare lo scempio di vedere messa in vendita la folle dichiarazione di morte di un uomo giusto ed innocente, e la valorizzazione di una linea di pensiero delirante, con buona pace del rigore che serve nel condannare senza se e senza ma azioni folli come quelle che compirono i terroristi, oltre che del rispetto dovuto ai familiari di Moro e di tutte le altre vittime di qualunque violenza e criminalità”. “Senza contare che, a chi di dovere, – conclude il Segretario del Coisp – non possiamo risparmiare anche un pensiero che nasce spontaneo di fronte ad una situazione così assurda, quello cioè di comprendere come chi mette in vendita questi documenti ne sia divenuto proprietario”.