L'ira di Mosca per l'ingresso del Montenegro nella Nato: risponderemo
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BRUXELLES, 2 DICEMBRE 2015 - Sale di nuovo la tensione tra Nato e Russia. La Nato ha invitato il Montenegro ad aderire all'Alleanza. La decisione è stata formalizzata in apertura della seconda giornata della ministeriale esteri a Bruxelles dal segretario generale Jens Stoltenberg. Dopo il negoziato di accesso e la successiva ratifica dei parlamenti dei 28 stati membri dell'Alleanza, il Montenegro diventerà così il 29 paese della Nato, nonostante la contrarietà più volte espressa da Mosca. Che ora minaccia: "Reagiremo". [MORE]
L'ingresso del Montenegro nella Nato condurrà a una risposta da parte della Russia: "Mosca ha sempre detto a vari livelli che l'espansione della Nato, dell'infrastruttura militare della Nato, a est, naturalmente, non può aiutare, non può che condurre a una risposta dall'est, cioè dalla Russia, nei termini di una garanzia di sicurezza e di un mantenimento della parità di interessi" ha detto il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitry Peskov ai giornalisti, commentando la decisione della Nato di avviare i negoziati sull'adesione del Montenegro, anche se ha precisato che è troppo presto per parlare di misure specifiche da parte di Mosca. Intanto però il Cremlino ha subito fatto sapere che non proteggerà più Podgotrica, in quanto interrompera' i suoi progetti di cooperazione con il Montenegro, inclusi quelli nel campo militare
I ministri degli Esteri della Nato hanno infatti ufficialmente invitato il Montenegro a fare il suo ingresso nell'alleanza militare a guida Usa, un'iniziativa che la Russia ha ripetutamente chiesto di non prendere per evitare di destabilizzare l'area balcanica. Dopo la Croazia e l'Albania, entrati nel 2009, il Montenegro sarà il terzo stato dei Balcani Occidentali ad aderire all'Alleanza Atlantica. Sui tempi del processo di adesione, il segretario generale ha indicato di attendersi che si possano concludere "all'inizio" del 2017, poi - ha detto il segretario generale Jens Stoltenberg - "ci sarà la procedura di ratificazione nei 28 parlamenti" che l'ultima volta ha "richiesto circa un anno". Da subito, compreso il summit dei leader dell'Alleanza in programma l' 8-9 luglio prossimo a Varsavia, il Montenegro però "potrà partecipare, senza diritto di voto" a tutti gli incontri istituzionali della Nato.
Il premier montenegrino Milo Djukanovic ha parlato di "giornata storica" per il suo Paese dopo l'invito della Nato ad aderire all'Alleanza. "E' il giorno più importante per il Montenegro dopo il referendum del 2006 per l'indipendenza", ha aggiunto il premier. Da recenti sondaggi, tuttavia, e' emerso che solo il 35% degli abitanti e' favorevole all'ingresso nella Nato: l'orogliosa popolazione non ha infatti dimenticato i bombardamenti dell'Alleanza che colpirono il Paese nel 1999.
Piccola e 'giovane' repubblica di soli 600mila abitanti, il Montenegro rappresenta un Paese strategico per la sua posizione nel cuore dei Balcani e il suo affaccio diretto sul Mar Adriatico, che lo rendono perfetto per ospitare una base navale. Per questo Mosca ha piu' volte espresso la sua contrarieta' all'ingresso di Podgorica nell'Alleanza, sostenendo che minerebbe la stabilità dei Balcani occidentali. L'allargamento non è diretto contro la Russia, ha assicurato il segretario di Stato Usa, John Kerry, sottolineando che "la Nato è un'alleanza difensiva che esiste da 70 anni" e "non costituisce una minaccia per nessuno... non e' un'organizzazione offensiva e non e' focalizzata sulla Russia, né su nessun altro".
Tiziano Rugi