L'incontro di ieri tra Gentiloni e Trudeau. Italia e Canada vicine su migranti e libero scambio
Politica Lombardia

L'incontro di ieri tra Gentiloni e Trudeau. Italia e Canada vicine su migranti e libero scambio

sabato 22 aprile, 2017

MILANO, 22 APRILE - Dopo l’incontro alla Casa Bianca con il presidente americano Donald Trump, Paolo Gentiloni prosegue il proprio viaggio in visita agli alleati alla volta del Canada, dove ha incontrato il premier Justin Trudeau. Il premier canadese ha peraltro risposto circa gli argomenti dell’incontro al quotidiano torinese ‘La Stampa’.[MORE]

Gentiloni ha invece concesso un’intervista a tutto campo al giornale americano ‘Washington Post’, toccando i temi principali dell’agenda politica mondiale, a cominciare dal consueto fenomeno populismo con la prospettiva di averne la meglio: «Se dicessi che non si tratta di una sfida impegnativa mi sbaglierei – ha aperto il premier italiano – Ma non sono preoccupato che questi movimenti possano davvero vincere nel mio Paese. Non vinceranno in nessun altro paese. Questa è la mia opinione» - ha poi concluso.

Il premier si dice dunque convinto dei mezzi della politica europeista, nonostante la recente espansione dei movimenti anti-establishment e il rischio di espansione del Front National in Francia, in vista delle elezioni di domenica. Il voto francese si mostrerà infatti come passaggio cruciale in vista del futuro europeo, nonostante le quotazioni di Marine Le Pen siano date in ribasso rispetto alle scorse settimane, a vantaggio del recupero di Fillon e Melenchon, con Macron a guidare la contesa.

Gentiloni si è tuttavia espresso controcorrente, citando altri casi europei di voto: «Nelle ultime settimane e mesi abbiamo avuto rischi in Austria e Olanda. Poi la realtà ha mostrato che abbiamo una maggioranza pro-Europa. Ma questa maggioranza è sotto stress perché l’Europa sta mancando di efficacia su questioni principali, le politiche sulle migrazioni e la crescita economica».

Di questo si è parlato con il presidente Trump, attraverso il caldissimo tema del Mediterraneo, e con lo stesso premier canadese Trudeau. Ed il messaggio condiviso Italia-Canada risuona così, a margine dell’incontro: «Condividiamo la stessa linea su diversi temi e può essere utile anche perché quest’anno noi presediamo il G7 e il Canada lo farà il prossimo anno».

Sulla stessa scia il premier Trudeau: «Ci siamo intrattenuti sull’importanza di avere scambi commerciali aperti. E vorrei ringraziare Gentiloni per il costante sostegno offerto all’accordo commerciale con l’Ue». Queste le dichiarazioni di Trudeau, a margine di una conferenza stampa ad Ottawa assieme allo stesso Gentiloni.

Il doppio impegno Usa-Canada mira in un certo senso a rilanciare e riaffermare il peso politico dell’Italia (e dell’Ue) all’interno dell’agenda mondiale. Ma se l’Italia promette di fare la propria parte, altrettanto dovrebbe dirsi degli altri Paesi. E’ questo il monito sul tema migranti: «Abbiamo bisogno di una strategia alternativa» – è la convinzione di Gentiloni – secondo cui «l’Italia resta in Europa ma le cose devono cambiare».

Sul futuro Ue, ha risposto anche Trudeau a ‘La Stampa’: «Canada e Ue si giovani di un rapporto robusto, che è diventato più forte con la recente firma dell’accordo Ceta. Insieme Canada e Ue hanno creato un accordo gold-standard, che servirà da modello per le relazioni commerciali rinvigorite in tutto il mondo». Il premier ha poi lodato tale accordo, che gioverebbe alle classi medie dei vari Paesi in campo. Trudeau ha invitato ad una esplicita apertura progressista, in un contesto tuttavia ancora debole, il cui progressismo è raramente reincarnato se non da rari personaggi come la figura dell’appena 45enne premier canadese.

foto da: corriere.it

Cosimo Cataleta


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