Lifeline ancora in mezzo al mare: possibile accordo tra Stati Ue. Non c'è approvazione da Germania
Cronaca Lazio

Lifeline ancora in mezzo al mare: possibile accordo tra Stati Ue. Non c'è approvazione da Germania

mercoledì 27 giugno, 2018

ROMA, 27 GIUGNO – Da giorni la nave Lifeline è in mezzo al mare, ferma, in attesa di poter attraccare o ripararsi al largo delle coste maltesi quantomeno dalle onde e dal vento che sta causando problemi ai migranti: molti sono in condizioni precarie e hanno bisogno di tempestivi interventi medici. Lunedì un incontro segreto Conte-Macron aveva aperto uno spiraglio, un accordo che prevedesse la ridistribuzione dei migranti. Le 234 persone salvate una settimana fa dalle coste libiche sarebbero ridistribuite su base volontaria tra alcuni paesi dell’Ue, azione che provocherebbe un precedente nella gestione europea degli sbarchi.

"Non è giusto - sottolinea a Bruxelles la Commissione Europea - che sia solo un Paese dell'Ue a ricevere tutte queste navi. Abbiamo compreso la posizione italiana". L’accordo è stato accettato da Italia, Francia, Malta e Portogallo, mentre Olanda e Spagna starebbero valutando la decisione da prendere. La Germania invece pone un freno. Axel Steier, portavoce della Lifeline, ha riferito all’ANSA che è stato il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer ad avere impedito finora alla Germania di partecipare all'accordo e accogliere una quota dei profughi della nave. “Un giorno fa è arrivata la notizia che siamo autorizzati ad entrare a Malta, ma non abbiamo ancora ottenuto l'approvazione - scrive la ong tedesca Lifeline -. Chiediamo ora se siamo autorizzati a proteggerci almeno dalle alte onde e dal forte vento al largo della costa maltese. Molti a bordo stanno soffrendo di mal di mare". Il premier maltese Joseph Muscat ha detto che Malta non darà il libero ingresso nel porto alla nave finché tutti gli Stati non approveranno l’accordo per accogliere in patria la loro quota di migranti. Nuovi problemi anche per la nave Aquarius di Sos Mediterranée e Medici senza frontiere, che sarebbe dovuta attraccare a Malta, senza migranti, per cambiare equipaggio e fare rifornimento. L’accesso è stato negato a La Valletta senza alcuna spiegazione e la nave ora è in viaggio verso un nuovo porto, che dovrebbe essere quello di Marsiglia.[MORE]

Nel frattempo si accende anche una polemica sulle azioni del comandante della Lifeline “che ha ignorato le istruzioni date dalle autorità italiane in accordo con le leggi internazionali", secondo quanto si riferisce da La Valletta. Anche Emmanuel Macron si scaglia contro le decisioni prese dall’equipaggio, che “ha agito contro tutte le regole, ha fatto il gioco degli scafisti e non ha rispettato le regole né la Guardia costiera libica". Scontro interno anche con Matteo Salvini, che prima ammonisce Macron: "Apra subito le porte di casa sua ai 9.000 che la Francia si era impegnata ad accogliere", poi aveva dato indicazioni alla Guardia Costiera Italiana di non rispondere più agli Sos in arrivo dai gommoni. Ma il comandante generale, l'ammiraglio Giovanni Pettorino, ha affermato senza indugi che “abbiamo risposto sempre, sempre rispondiamo e sempre risponderemo a ciascuna chiamata di soccorso". "Lo facciamo - aggiunge - perché è un obbligo giuridico, ma anche un obbligo che sentiamo moralmente: tutti gli uomini di mare, da sempre e anche in assenza di convenzioni, hanno portato soccorso e aiuto a chi si trova in difficoltà in mare".

Federico De Simone

Fonte immagine: sussidiario


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