Libia, Serraj: nessuna richiesta di navi italiane in acque libiche
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TRIPOLI, 28 LUGLIO - Fayez al Sarraj, il premier del governo di Accordo nazionale libico, non avrebbe effettuato nessuna richiesta all’Italia riguardo l’invio delle navi contro i trafficanti di esseri umani.[MORE]
Attraverso un comunicato diffuso dalle reti libiche, il premier avrebbe confermato che la notizia risulterebbe infondata e che tale diffusione potrebbe essere utilizzata solamente come un metodo per mirare all’esito che si sarebbe raggiunto durante l’incontro di martedì scorso a Parigi con il generale Khalifa Haftar.
Secondo quanto confermato dal presidente del Consiglio italiano, Serraj ricevuto mercoledì scorso avrebbe “ indirizzato alcuni giorni fa una lettera nella quale si richiede al governo italiano un sostegno tecnico attraverso unità navali nel comune contrasto al traffico di esseri umani”, aggiungendo inoltre che esso sarebbe “ un sostegno tecnico a un impiego comune da svolgersi in acque libiche con unità navali inviate dall’Italia".
Pareri discordanti riguardo il possibile sostegno tecnico da parte dell’Italia, infatti secondo una nota del premier libico si sarebbe concordato “di continuare nel sostegno della Marina libica attraverso addestramento e fornitura di attrezzature militari” che possano consentire alla Libia “ di condurre operazioni di soccorso verso migranti e di contrastare i trafficanti di essere umani, oltre alla fornitura di attrezzature elettriche di controllo per i nostri confini meridionali”.
Serraj, a fronte delle notizie pubbliche infondate avrebbe inoltre precisato che “la sovranità della Libia è una linea rossa”.
Alessia Terzo
Immagine da formiche.net