Libia, rapito ingegnere italiano insieme a due colleghi
Estero Abruzzo

Libia, rapito ingegnere italiano insieme a due colleghi

domenica 6 luglio, 2014

ZUWARA (LIBIA), 6 LUGLIO 2014 – Sono irreperibili da sabato mattina e sono in corso le ricerche per il loro ritrovamento. I tre uomini, tra cui l’ingegnere italiano, Marco Vallisa, di 53 anni, il macedone, Milazim Gafuri, di 29 anni e il bosniaco Petar Matic, di 46 anni, lavorano per la Piacentini Costruzioni Spa di Modena e si stavano recando a lavoro, vicino la cittadina di Zuwara – 50 km a ovest di Tripoli - quando sono scomparsi.

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A dare la notizia della loro scomparsa, dopo le prime ricerche, è la Lybia International Channel che ipotizza il loro rapimento: infatti, l’auto con cui si erano avviati alle 8 del mattino, è stato ritrovata più tardi, abbandonata, con le chiavi ancora infilate nel cruscotto. La Farnesina ha reso noto l’accaduto ai familiari. Per il momento non ci sono state rivendicazioni né riscatti e, la Piacentini, rende noto che già poco tempo dopo la loro scomparsa i cellulari dei lavoratori risultavano ‹‹dapprima irraggiungibili, poi spenti››.

Le ipotesi più plausibili, secondo i cittadini di Zuwara, vedono il coinvolgimento di uomini legati alla fazione politica Misurata, ma tutte le supposizioni sono ancora aperte. Certo è che, la Zuwara, è una delle zone più tranquille della Libia, non certo paragonabile alla Cirenaica dove è avvenuto il rapimento della maggior parte degli italiani, tra questi anche quello di Gianluca Salvato, un tecnico della Enrico Ravanelli scomparso dalla scorso marzo. La Piacentini attualmente sta lavorando alla riscotruzione dell’ammodernamento del porto di Zuwara per un importo che si aggira intorno ai 37 milioni di euro.

Erica Benedettelli

[immagine da liberta.it]


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