Libia: jihadisti attaccano compagnia petrolifera e rapiscono operaio francese
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TRIPOLI, 4 FEBBRAIO 2014 – Un uomo di cittadinanza francese, che lavorava in Libia, per la compagna petrolifera Total, è stato rapito da un gruppo di jihadisti di Ansar al-Sharia, formazione alleata dello stato islamico. Le fonti militari e di sicurezza libiche, che hanno riferito dell’accaduto, hanno precisato che il rapimento è avvenuto per mano di un gruppo di uomini armati, i quali “hanno attaccato un giacimento petrolifero” gestito dal gruppo francese “nella regione di Al Jafra, a sud della città di Sirte“.
Durante il rapimento un numero non individuato di operai, di nazionalità non conosciuta, è stato ucciso brutalmente. È anche sconosciuto il momento in cui è stato compiuto l’attacco. Pare che, come le altre vittime, anche il francese che è stato rapito fosse un operaio. [MORE]
La sede della Total, dove è avvenuto l'assalto si trova nell’area petrolifera di al-Mabruk, nel centro della Libia. Il portavoce della compagnia petrolifera statale National Oil Corp (Noc) ha fatto sapere che l'area gestita da Noc e dalla francese Total, era ferma da dicembre, quando a causa dei continui scontri il porto petrolifero Es Sider è stato chiuso.
Il territorio di Sirte appartiene al gruppo Ansar al-Sharia e nell’area sono frequenti scontri tra gruppi armati per il controllo dei porti petroliferi Es Sider e Ras Lanuf. Negli ultimi anni la produzione di petrolio da parte della Libia è scesa a circa 350 mila barili al giorno, un calo drastico rispetto all'1,6 milioni durante il regime di Gheddafi, e la causa sono i frequenti combattimenti.
(foto dal sito arabpress.eu)
Michela Franzone