Libia: gli insorti prendono Misurata e si dirigono verso Tripoli
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La crisi libica si fa sempre più cruenta, dopo le terribili battaglie dei giorni scorsi che hanno lasciato sul suolo un numero terribile quanto imprecisato di vittime civili, continua la rivolta dei dimostranti anti-regime. Nonostante dalla Tv di stato abbia annunciato l’aumento di stipendi e sussidi per il cibo, non si ferma l’azione dei ribelli. Anzi, è notizia recente che le milizie del colonnello hanno ceduto il controllo di Misurata, città costiera situato a poco più di 100 chilometri da Tripoli, agli insorti anti-governativi.[MORE]
Con il passare delle ore, la sensazione è che siamo sempre più vicini alla resa dei conti per il regime di Muammar Gheddafi, che proprio ieri si è fatto sentire con un messaggio audio lanciato dal bunker dove pare sia asserragliato, in cui diceva che dietro le insurrezioni c'è la mano di Al Qaeda.
Sul fronte politico, i leader mondiali cercano di trovare una via d’uscita comune. In questo contesto che si pone la telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il nostro presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Una conversazione inclusa nell’ambito di affannate consultazioni che il Presidente americano ha tenuto con altri allegati europei tra cui con il primo ministro britannico David Cameron e il presidente francese Nicolas Sarkozy. L'obiettivo è trovare una soluzione coordinata per fare uscire la Libia dalla feroce violenza in cui si trova da 11 giorni, proprio per discutere di questo che è stata convocata una riunione urgente della Nato.
Intanto, nonostante la situazione caotica con uomini armari in giro per la città, da notizie non controllabili, sembrerebbe che sia prevista per oggi un enorme dimostrazione nella capitale libica.