Libertà per l'oligarca Mikhail Khodorkovsky
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Libertà per l'oligarca Mikhail Khodorkovsky

venerdì 20 dicembre, 2013

MOSCA, 20 DICEMBRE 2013 - Il Presidente russo Vladimir Putin ha concesso la "grazia" al grande oligarca Mikhail Khodorkovsky - "il gigante del petrolio" come alcuni lo definiscono - detenuto in Siberia da circa dieci anni. Questa mattina il Presidente ha firmato il provvedimento che concede la grazia, e l'ufficio stampa del Cremlino ha prontamente divulgato il testo dell'"ukaz": "Facendomi guidare da principi umanitari, delibero: di perdonare il condannato Mikhail Borisovich Khodorkovskij, anno di nascita 1963, nato a Mosca, assolvendolo dal proseguimento della pena di privazione della libertà"

Atti umanitari, squarci di democrazia? I più positivi lo pensino pure. L'oligarca Khodorkovsky, era stato incarcerato nel 2003, quando ormai la sua presenza come capo della Yukos - la grande azienda petrolifera - minacciava esplicitamente Putin ed il colosso Gazprom. La guerra del petrolio è andata avanti fino a che, stanco della fiamme di Khodorkovsky che si propagavano fino a minacciare la Gazprom, Putin ha deciso di farlo fuori gioco cercando di spegnere l'ardente oligarca nel 2003 con le accuse di evasione fiscale, appropriazione indebita e riciclaggio. [MORE]

Una libertà che nessuno avrebbe mai pensato. Si potrebbe credere ad una tattica "democratica" attuata dal Cremlino per placare le acque che il suo autoritarismo stava agitando. Ma non si giungerà mai ad una risposta assoluta e vera.

Appena fuori dal carcere, Khodorkovsky vola in Germania per stare al fianco della madre che lotta contro un tumore. Ed è stata proprio la malattia della madre a permettere il suo rilascio, come lui stesso dirà nella lettera pubblicata oggi stesso:

"Cari amici,

il 12 Novembre ho chiesto al Presidente della Russia di perdonarmi e tenere in considerazione la mia situazione familiare. E sono contento che la sua risposta sia stata positiva.

La questione riguardante l'ammissione della colpa non è stata sollevata.

Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno seguito il caso Yukos per tutti questi anni e per il sostegno che hanno dato a me, alla mia famiglia ed a tutti coloro che sono stati ingiustamente condannati e continuano ad essere perseguitati. Aspetto impazientemente il minuto in cui potrò riabbracciare i miei cari e stringere la mano a tutti i miei amici e colleghi.

Il mio pensiero continuerà ad essere rivolto a coloro che restano in carcere.

Il mio ringraziamento speciale al Sig. Hans-Dietrich Genscher per la sua partecipazione riguardo il mio caso.

Prima di tutto ho intenzione di ripagare il mio debito verso i miei genitori, mia moglie ed i miei figli, e non vedo l'ora di incontrarli.
Darò il benvenuto a questa nuova stagione che mi permetterà di festeggiare le vacanze con la mia famiglia. Auguro a tutti un Buona Natale e Felice Anno Nuovo.

Mikhail Khodorkovsky"

Il figlio, Pavel khodorkovsky, in un tweet dove dichiara la libertà del padre ne approfitta per ringraziare "tutti per il supporto che hanno dato alla mia famiglia in questi anni". In questi tempi di arduo ed imponente autoritarismo russo, un "happy ending" è sempre un buon calmante.

(immagine da en.wikipedia)

Rossella Assanti

 


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