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GAZA, 18 OTTOBRE 2011 – È finalmente tornato libero Gilad Shalit, soldato israeliano rapito nel 2006 da un commando palestinese. Dopo cinque anni di difficili trattative e vari tentativi da parte delle forze armate israeliane di salvarlo, il Governo dello Stato Ebraico e le milizie palestinesi hanno finalmente raggiunto un accordo.[MORE]
Nel corso degli anni si è tentato più volte di liberarlo. Una prima operazione di salvataggio fu lanciata quattro giorni dopo il sequestro. In seguito al suo fallimento e alla richiesta palestinese di uno scambio di prigionieri, furono aperte le trattative con la mediazione egiziana.
Nel 2009 sembrò che l’accordo fosse vicino, ma le richieste di scambio, considerate eccessive da Israele, il perdurare del blocco della Striscia di Gaza e l’offensiva missilistica palestinese rallentarono ulteriormente le negoziazioni.
Ieri sera è stato finalmente raggiunto l’accordo.
Shalit è stato trasferito in Egitto all’altezza della città di Rafah, ad attenderlo i suoi genitori e le autorità tra cui il premier Benjamin Netanyahu. Come moneta di scambio 477 detenuti palestinesi sono stati rilasciati e consegnati alle loro famiglie dalla Croce rossa internazionale. Secondo l’accordo è prevista la liberazione di altri 550 prigionieri entro oggi, a quelli considerati più pericolosi sarà proibito il rientro a casa e saranno esiliati in Siria, Giordania, Turchia e Qatar.
I parenti delle vittime di alcuni di loro avevano tentato di ostacolare la decisione della Corte suprema israeliana, ma le probabili motivazioni politiche hanno avuto la meglio. Grazie allo scambio si aprono nuove possibilità al processo di pace e a un allentamento della tensione fra Israele ed Egitto. È prevista una riunione tra Ue, Usa, Russia e Onu il 26 ottobre alla quale parteciperanno anche israeliani e palestinesi anche se in colloqui separati tra il team per il Medio Oriente e i rappresentanti delle due parti.
Gaia Seregni
(In foto: Gilad Shalit, fonte: alternativenews.org)