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MILANO, 23 MAGGIO 2013 – In una giornata così carica di significato come quella di oggi, in cui cade il triste anniversario dell'uccisione del magistrato Giovanni Falcone della moglie e degl’uomini della scorta, colpiscono ancor più le minacce che sono pervenute al procuratore di Milano, Ilda Boccassini. «Nelle ultime settimane, in crescendo, sono pervenute al procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini numerose lettere anonime e infine, mercoledì, una lettera contenente due proiettili».
Lo ha reso noto, con una nota, il procuratore Edmondo Bruti Liberati, il quale ha precisato che: «La Procura della Repubblica di Milano, con tutti i suoi magistrati, adempie e continuerà ad adempiere con immutata serenità al compito di svolgere indagini e sostenere l’accusa in dibattimento nel più rigoroso rispetto delle regole e delle garanzie processuali, fedele al principio costituzionale della eguaglianza di tutti di fronte alla legge». [MORE]
Nelle ultime settimane, sarebbero alcune decine le lettere contenenti insulti e minacce di morte arrivate sulla scrivania di Ilda Boccassini. Queste – a quanto emerge - si sarebbero intensificate dopo la sua requisitoria nel processo sul caso Ruby a carico di Silvio Berlusconi. In particolare, nella lettera arrivata mercoledì sera - scritta a mano come tutte le altre - e contenente due proiettili, le erano minacce di morte facevano esplicito riferimento al caso Ruby. Inoltre, riportava anche una sigla sconosciuta e una stella a sei punte.
Adesso, per le indagini, le lettere verranno trasmesse al procuratore capo di Brescia, Fabio Salamone.
(fonte: Corriere della Sera, La Repubblica)
Rosy Merola