Lettera aperta delle sigle sindacali inviata al Commissario dell'ASP di Catanzaro
Politica Calabria

Lettera aperta delle sigle sindacali inviata al Commissario dell'ASP di Catanzaro

venerdì 3 settembre, 2010

Come già avuto modo di evidenziare in precedente incontro , le scriventi Segreterie Provinciali CGIL Fp e UIL Fpl esprimono un primo giudizio positivo per l’annunciata inversione di tendenza dalla S.V. prospettata rispetto alle precedenti gestioni aziendali , anche al fine di incanalare nelle giuste regole di relazione i rapporti tra l’Azienda e le stesse Organizzazioni Sindacali , le cui prerogative sono consolidate e qualificate in veri e propri diritti soggettivi che non possono subire compressioni di sorta o essere degradati ad interessi legittimi per effetto di provvedimenti o valutazioni discrezionali della Pubblica Amministrazione.[MORE]

Se non si rivelerà una mera operazione di facciata che incassa nell’immediato il risultato dell’annuncio e della campagna mediatica ; se si concretizzeranno reali e tangibili inversioni e modifiche non mancherà la condivisione per la preannunciata riorganizzazione aziendale e la aggregazione delle funzioni omogenee oggi duplicate nella ASP di Catanzaro a distanza di oltre tre anni dall’accorpamento delle ex Aziende Sanitarie n. 7 e n. 6, peraltro precedentemente già avviata e fortemente contrastata dall’azione quotidiana di certa burocrazia dirigenziale , dalla politica, da pezzi di alcuni sindacati . Così come non mancherà sostegno al processo di razionalizzazione della distribuzione del personale, spesso collocato in nicchie di assoluto favore, per volere e responsabilità ben note che trovano commistione anche tra livelli dirigenziali con la politica, semprechè il processo di riallocazione sia complessivo e non riguardi solo alcune unità operative dell’Azienda.
Ancora molte altre sarebbero le aree di intervento per ridurre costi impropri o eccessivi delle quali ne avrà già avuto conoscenza, prime tra tutte quelle della telefonia e degli affitti che ha visto negli ultimi anni un incremento esorbitante di costi.

Parimenti , riteniamo di dover esprimere però perplessità rispetto a quanto determinato con delibera n° 1137 del 5 agosto ’10 relativo all’indennità di risultato assegnata, si ritiene, in quanto parte integrante degli obiettivi già negoziati . Difatti le contrattazioni decentrate delle ex Aziende di Lamezia e Catanzaro, formalmente approvate e sottoscritte dalle parti sono valide a tutti gli effetti, fino alla definizione della contrattazione decentrate della nuova Azienda Sanitaria Provinciale, così come esplicitamente ed inequivocabilmente definito da apposito decreto assessorile emanato in applicazione della legge regionale di accorpamento delle Aziende Sanitarie.
Diverso è invece il giudizio sulle modalità di liquidazione che in alcuni casi, si condivide, doveva essere preceduto da procedure di valutazione che non sono state correttamente e completamente eseguite. Valgono a tale proposito le molteplici denunce prodotte nel tempo circa la assoluta mancanza di corrette relazioni sindacali e la violazione di accordi sottoscritti.

In proposito si ritiene di dover rappresentare, anche per evitare i danni finanziari che deriverebbero all’Azienda dalla soccombenza in giudizio, che le somme corrisposte al pubblico dipendente non possono essere recuperate se l’attività lavorativa assegnata è stata già svolta, così come sancito da numerosi interventi della suprema Corte di Cassazione.

Si rappresenta, inoltre, che quanto definito con la deliberazione n° 1137/10 non ha affrontato complessivamente la problematica delle presunte assegnazioni irregolari di obiettivi e di risultato in quanto, mentre annulla provvedimenti formali di assegnazione di obiettivi, recuperando i relativi emolumenti già corrisposti, nulla dice su altri provvedimenti della stessa specie, né interviene sulle indennità di risultato distribuite a pioggia, senza alcune obiettivo ed in violazione non solo delle disposizioni contrattuali ma di quelle di legge, situazione quest’ultima che ha già visto per analoghe circostanze numerosi interventi sanzionatori da parte della Corte dei Conti.
Non è infatti condivisibile che per esempio dopo aver formalmente assegnato ad un gruppo di lavoro l’obiettivo della gestione del contenzioso e dopo che lo stesso gruppo di lavoro ha rappresentato l’Azienda in giudizio, consentendo un documentato risparmio si possa disconoscere quanto richiesto ai dipendenti interessati, annullando i relativi atti.

Le scriventi OO. SS. esprimono comunque perplessità circa il metodo della denuncia scandalistica con la pubblicazione di elenchi di dipendenti che avrebbero indebitamente percepito emolumenti non dovuti senza che tutto ciò fosse preceduto da una accurata e probante certificazione amministrativa e contabile con il rischio di attivare inutili polveroni e processi sommari senza individuare i veri responsabili che nel tempo hanno consentito una gestione spropositata ed irregolare della contrattazione decentrata, precisando comunque che le eventuali risorse da recuperare alla contrattazione decentrata non sono disponibili per coprire buchi e dissesti di altra natura, in quanto sono finalizzati esclusivamente alla retribuzione del salario accessorio dei dipendenti.

L’attività complessivamente avviata nelle pronunce e nelle esplicitazione di carattere generale , si ribadisce , potrà trovare condivisione anche sulla base di un costante confronto costruttivo sul merito degli atti applicativi che devono inquadrarsi nell’azione complessiva del risanamento della sanità che non può essere conseguito a discapito dei diritti legittimi dei lavoratori e, men che meno tagliando i livelli di assistenza e di tutela della salute dei cittadini .
Le Segreterie Territoriali CGIL Fp ed UIL Fpl rammentano la necessità e l’urgenza non più rinviabile di un incontro urgente con la S.V. anche alla luce di incontri già programmati con la Commissione Regionale per discutere sul piano di rientro a suo tempo approvato.

Si rimane in attesa di riscontro e si inviano distinti saluti.


Segretario Generale CGIL Fp
Tonino MELITI

Segretario Generale UIL Fpl

Francesco CAPARELLO
 


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