Lettera aperta al Governatore Scopelliti ed all'Assessore Stillitani
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CATANZARO 1 DICEMBRE 2012 - Il celebre scrittore Luigi Pirandello ci definirebbe di certo, a 4 anni dall’inizio della nostra vicenda, “personaggi in cerca di autore”, del resto non potrebbe esserci similitudine più calzante da applicare a noi vincitori del “Programma Stages” della Regione Calabria, soprattutto considerando il fatto che gli attori istituzionali coinvolti stanno inscenando nei nostri confronti una vera tragicommedia all’italiana.
Ma veniamo ai fatti. Palazzo Alemanni, 29 Novembre, il Governatore Scopelliti e l’Assessore regionale alle politiche del lavoro Stillitani presentano il “rivoluzionario” avviso pubblico denominato “dote occupazionale per i giovani laureati calabresi”, pubblicato sul BURC il 23 novembre 2012, indirizzato all’occupazione di 1600 giovani laureati calabresi. Fin qui iniziativa lodevole, ammesso che si riescano a reperire così tante aziende private in Calabria nelle condizioni economiche tali da poter assumere a tempo indeterminato, anche se a fronte di una dote regionale, così tanti giovani professionisti.
Tuttavia, l’orgoglio a Palazzo Alemanni è tanto ed il Governatore dà pieno sfogo al suo entusiasmo con frasi del genere: “in un momento in cui la fanno da padrone la demagogia e l’antipolitica, noi continuiamo a lavorare cercando di dare risposte ai giovani…”, giovani professionisti altamente qualificati come i “300 giovani laureati appesi in Consiglio Regionale, che possono avere una prospettiva che deve necessariamente trovare sbocco nel privato”. [MORE]
E’ già, perché il Governatore, come anche l’Assessore Stillitani, sa perfettamente che quelli che definisce i 300 laureati “appesi” sono in attesa da oltre 2 anni che trovi applicazione concreta una legge votata da loro stessi all’unanimità, esattamente il comma 6 dell’articolo 1 della n. 32 del 2010, che testualmente impegna la “Regione ad incentivare, da parte di soggetti pubblici e privati, nei confronti degli stagisti, la realizzazione, di percorsi integrati (anche individuali) di orientamento, di alta formazione e di inserimento occupazionale, con risorse provenienti dai fondi comunitari strutturali”.
Tra l’altro, per riuscire ad applicare questo comma, dal quale dipende il futuro di tanta gente altamente qualificata, “appesa” certo non per sua colpa ma per precise ed unanimi scelte istituzionali di vario colore politico, si sono susseguiti, da 2 anni a questa parte, incontri di vario tipo, con tecnici e politici, trattative sindacali, sit in, finanche presentazioni di proposte concrete di impiego dei fondi comunitari da noi stessi predisposte. E non si contano le occasioni, ufficiali e non, durante le quali l’Assessore Stillitani ed il Direttore del Dipartimento 10 ci hanno rassicurato a iosa e spinto a pazientare ancora per poco perché a breve sarebbe uscito il “meraviglioso” bando risolutore, quello in epigrafe.
Ebbene, laddove sembrava essere arrivati all’epilogo di una logorante vicenda, siamo esattamente punto e a capo perché il bando è stato strutturato in maniera tale da negare l’accesso ad ognuno di noi.
In primis, infatti, è indirizzato a categorie di lavoratori svantaggiati che, per definizione, sono coloro i quali non abbiano un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi. Sanno bene in Regione, però, che il nostro contratto con i rispettivi Enti, in base alla stessa legge del Consiglio Regionale che lo ha originato, si è concluso il 31 agosto 2012 (quindi scarsi 5 mesi).
E pensare che, come promesso a vari incontri, l’Assessorato al lavoro ha anche inserito una clausula preferenziale per trattenere le nostre professionalità: l’avviso, infatti, prevede una riserva del 5% in favore di soggetti che abbiano già avviato percorsi di formazione o stages presso PA ancora in corso di svolgimento alla data di presentazione dell'avviso pubblico. Ma il nostro Programma Stages, con mera attività di tirocinio, si è concluso nell’ottobre 2010!
A questo punto, dato l’ennesimo raggiro nei nostri confronti, la domanda che poniamo al Governatore ed all’Assessore è molto semplice, ridondante e ripetitiva da svariato tempo: come intende la Regione Calabria, considerato che non abbiamo i requisiti per partecipare al bando, risolvere, questa volta definitivamente, la questione dei laureati del Programma Stages? Diciamo basta a questi ipocriti specchietti per allodole e chiediamo, quantomeno, di non essere chiamati in causa in conferenze stampa evanescenti e non risolutive del nostro problema. Altrimenti poi, caro Governatore, non meravigliamoci dell’antipolitica e della demagogia.