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ROMA, 22 AGOSTO – Dopo quasi tre ore di confronto non cambiano le posizioni del premier Enrico Letta e del vicepremier Angelino Alfano, che restano distanti sul tema della decadenza di Silvio Berlusconi da senatore.
Da un lato, da quanto riferito da fonti di palazzo Chigi, il segretario del Pdl non condivide che il partito democratico non consideri la logica della non decadenza di Berlusconi per l'irretroattivita' della legge Severino. Il vicepremier ha ribadito che non e' possibile che il suo partito resti dentro una coalizione, quando l'altro socio di maggioranza, vale a dire il Pd, fa decadere il leader del partito alleato per un atteggiamento pregiudiziale. Fonti del Pdl sottolineano che non c’è l’intenzione di far cadere il Governo, fortemente voluto nell'interesse del Paese, ma non va bene a questo fine l'atteggiamento del Pd.
Dall’altro lato, sempre a quanto riferito, il premier considera “inaccettabile” che si sovrappongano due livelli diversi: da un lato l'azione di governo e dall'altro una questione che attiene al Senato e che deve trovare una soluzione in termini giuridici e non politici.
“In uno stato democratico il principio di legalità è un principio a cui tutti devono soggiacere, perchè davvero la giustizia deve essere uguale per tutti”. Lo ha detto il segretario del Pd Guglielmo Epifani commentando le prime notizia dopo il vertice a Palazzo Chigi. “Speriamo che nessuno voglia assumersi la responsabilità del tanto peggio tanto meglio. - ha continuato il segretario - Sarebbe davvero paradossale che dopo aver visto perdere il lavoro, visto le aziende chiudere, giovani che non trovano lavoro, si aprisse una crisi al buio in queste condizioni. Nessuno ci farà cambiare idea e nessuno può tirarci per la giacchetta. Per noi la bussola sono gli interessi del Paese, e lo ripeto, che vengono prima degli interessi dei democratici e ancor prima di quelli di un’unica persona”.
Se sulla vicenda di Silvio Berlusconi resta profonda la spaccatura tra Enrico Letta e Angelino Alfano, sull'azione di governo il vertice ha prodotto dei passi avanti.
C'e' la convinzione, e' stato spiegato, che nel consiglio dei ministri del 28 agosto si troverà una soluzione al tema dell'Imu e dell'Iva.
Michela Franzone [MORE]