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Ammetto di non essere mai stata una fervida lettrice di thriller, ma uno in particolare mi ha tolto il sonno: L’Esca di Josè Carlos Somoza.[MORE]
La protagonista è Diana Blanco, venticinquenne brillante, svolge la professione di esca a servizio della polizia di Madrid. Ma in cosa consiste il suo lavoro? Consiste nell’abilità di catturare il killer fornendogli ciò che desidera dopo aver individuato la “filìa” che lo contraddistingue, ergo quella tendenza, psicologicamente propria a ciascuno di noi, che si ripercuote sui gusti sessuali, sul vestire, il parlare, etc…
L’abilità delle esche sta nell’attirarli a sé tramite una serie di “movenze” e atteggiamenti che potrebbero sembrare naturali, ma in realtà sono studiate appositamente per diventare l’oggetto del loro desiderio fino a rendere i criminali completamente dipendenti dalla loro volontà. Queste gestualità, definite “maschere”, vengono tratte dalle varie opere di Shakespeare e sono frutto di più allenamenti al limite dell’umanità. Diana si ritrova a dover “agganciare” un temutissimo killer ribattezzato lo Spettatore, che lega le sue vittime (per lo più prostitute) per poi torturarle e farle a pezzettini. La ricerca dello Spettatore è parallelamente accompagnata da un’altra minore, quella dell’Avvelenatore, che uccide le proprie vittime tramite una sostanza non identificata. In questo contesto inquietante Diana dovrà fare i conti con il suo tormentato passato e con il temuto pluriomicida che sembra aver catturato anche sua sorella , giovane esca ancora inesperta.
Ma non tutto è quello che sembra…
Ricco di colpi di scena e dal finale inaspettato, l’Esca è un thriller originale che coinvolge il lettore lasciandolo col fiato sospeso fino all’ultima parola.
Chi ama il genere non può non leggerlo! Chi non ne è mai stato appassionato…Beh, questo non può che essere un ottimo inizio!